Raccolta firme per il salario minimo, Deambrogio soddisfatto
Le parole del segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista
CASALE – «Il Piemonte – ha dichiarato il segretario piemontese del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Ecologica Alberto Deambrogio – ha contribuito a questo buon risultato con più di 6mila sottoscrizioni al testo di legge sul salario minimo a 10 euro lordi con un lavoro durato mesi, in cui le attiviste e gli attivisti di Unione Popolare hanno incontrato ai banchetti le varie soggettività che oggi compongono un mondo del lavoro sempre più frastagliato e umiliato. Quel che sta succedendo nel Piemonte ex manifatturiero è sotto gli occhi di tutti e chi ha firmato sa quanto sia difficile guadagnare un salario sufficiente per vivere con dignità».
«Al di là del minimo a 10 euro lordi, della rivalutazione automatica e del fatto che a pagare debbano essere i padroni e non la fiscalità generale e cioè chi lavora, questa legge può diventare un nuovo e potente principio di organizzazione per lavoratrici e lavoratori spesso in una condizione di divisione costruita da chi ha voluto la loro sconfitta; col salario minimo a 10 euro tutte e tutti loro potranno rivendicare insieme nuovi aumenti e in prospettiva nuovi diritti omogenei».
«Quella appena conclusa – ha concluso Deambrogio – non è stata una raccolta di firme su una petizione on line, ma un percorso faticoso e certificato, che può aprire una nuova stagione di discussione e lotta sul valore del lavoro. Dal Piemonte abbiamo chiara la consapevolezza che chi, come le aziende italiane nel 2021, ha fatto utili netti per 99 miliardi di euro non può non contribuire a una reale distribuzione del reddito. Va rotta definitivamente l’idea che il salario sia un problema per la nostra economia, che è tra le prime per l’export in Europa. Il problema semmai sta a casa nostra, dove governi di centro sinistra, tecnici e di centro destra hanno deciso scientemente di soffocare la domanda interna».