Consigli per gli acquisti parte 1: il PEGI
Mancano poco meno di quindici giorni a Natale, è dunque arrivato il momento dei regali. Con questa piccola serie di post che svilupperò prossimamente, cercherò di fornire qualche indicazione in più e di aiutare a orientarsi anche chi proprio non mastica pane e tecnologia. Partiamo però dall'inizio: il PEGI.
Che cos’è il PEGI? È probabile che vi siate imbattuti in quel misterioso acronimo: PEGI. Ma cosa significa davvero, e perché dovreste prenderlo in considerazione quando comprate un gioco per qualcuno che non è maggiorenne?
Innanzitutto le basi: PEGI sta per Pan European Game Information, nasce nel 2003 sostituendo il vecchio sistema di classificazione ELSPA. Esso rappresenta il sistema di classificazione europeo dei giochi per fascia di età e per contenuto. Un po’ come succede nel cinema con film consigliati e/o vietati ad alcune fasce, il PEGI fornisce un consiglio sull’età raccomandata per approcciarsi al gioco che stiamo adocchiando sullo scaffale.
Attenzione però: PEGI non indica un’età vincolante, ma solo un consiglio. È comunque legalmente possibile acquistare qualsiasi gioco per qualsiasi fascia di età, e da chiunque. L’unica eccezione è rappresentata da un titolo eventualmente vietato da una specifica norma. Se qualcuno sostiene che i giochi PEGI 18+ siano vietati ai minori, questo è male informato.
L’immagine qui sopra mostra tutte le etichette che è possibile trovare sul fronte e sul retro delle confezioni di ogni gioco. La classificazione è obbligatoria per legge, perciò nessun titolo ne è sprovvisto.
È possibile dunque trovare quadrati verdi per giochi consigliati a un pubblico di 3 + anni o 7 + anni; quadrati gialli per i giochi consigliati a 12 + anni o a 16 + anni e un quadrato rosso per i giochi consigliati a un pubblico di 18 + anni. Se avete in mano una confezione con fasce di età differenti, è possibile che il gioco sia di importazione e provenga da uno stato europeo diverso dall’Italia. Naturalmente ogni stato ha i suoi vincoli di età che differiscono l’uno dall’altro.
Il PEGI però non fornisce indicazioni solo sull’età consigliata, ma cerca di rendere chiaro anche il contenuto del gioco. Per questo motivo esistono appositi loghi grigi che si trovano sul retro della confezione. Essi spiegano se il gioco contiene droga, violenza, paura, sesso esplicito, parole oscene, gioco d’azzardo, scene spaventose o discriminazioni di ogni tipo.
Per cui, prima di buttarsi nell’acquisto cieco basato direttamente su un consiglio, è bene fermarsi cinque minuti a verificare che il prodotto di cui si sta valutando l’acquisto sia adatto all’età di chi poi ne fruirà.
Personalmente ritengo che oltre i 12 anni, non esista nessun gioco che non possa essere giocato in compagnia di un adulto che ne sia in grado di spiegare il contesto. Se invece il minore passa molto tempo da solo, allora osservare il PEGI è sicuramente un ottimo modo di non azzardare un acquisto inadatto.
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