Casale, il Pd incalza l’amministrazione sugli aumenti della Tari
I dem durissimi anche sulle performance della raccolta dei rifiuti e sui ritardi della tariffazione puntuale
CASALE – Il Pd di Casale, gruppo consigliare e circolo cittadino, tornano a intervenire sul tema dei rifiuti. Lo fa iniziando dai ritardi nell’applicazione della tariffazione puntuale: «Il progetto è pronto da ben oltre 5 anni e nel frattempo tutti gli altri Comuni del Consorzio di Bacino Casalese (Moncalvo dal 2024 ndr) la stanno da tempo, da anni, felicemente applicando con benefici tariffarie per le rispettive cittadinanze».
Casale maglia nera della differenziata
«E non ci torniamo – proseguono i dem – purtroppo, neppure per gioire dei risultati conseguiti in Città e nelle frazioni in tema di percentuale di raccolta differenziata e quantità di rifiuti indifferenziati pro capite g/abitante raggiunti nel corso del 2022 (i dati ufficiali sono quelli rilasciati dalla Regione Piemonte lo scorso 17 ottobre 2023). Anche in questi casi, infatti, denunciamo nuovamente i pessimi risultati che collocano Casale in fondo alla classifica dei Comuni del Consorzio di Bacino: tra gli ultimissimi posti sia nel caso della percentuale di Raccolta differenziata (62,47% contro una media di Bacino del 68%, media “abbassata” significativamente proprio a causa di Casale che rappresenta circa la metà della popolazione del Consorzio) che di Rifiuti urbani prodotti per abitante (194 kg, contro una media di 158, Casale compresa). Davvero male, ed ancor più negativi, questi dati appena accennati perché proprio Casale trascina il Consorzio di Bacino nella classifica delle aree meno virtuose dell’intero Piemonte».
Tari: «Aumenti dal 6 al 14%»
«Ci torniamo, piuttosto, per “sbugiardare”, ancora una volta, quanto a suo tempo affermato dalla Giunta comunale e dall’assessore competente in tema di “Tassa rifiuti – Tari” (il riferimento è a Giovanni Battista Filiberti ndr) e, ancora una volta, denunciare il totale fallimento della Giunta anche su questo argomento – continuano dal Pd – Tutti si ricorderanno i passaggi in Consiglio Comunale e sui media locali, a giugno scorso, quando il nostro Gruppo Consigliare ebbe modo di dichiarare che la Tari 2023 a Casale Monferrato avrebbe subito tutt’altro che un modesto incremento, ben oltre la soglia del 2,00% / 2,50% mediamente dichiarata dall’assessore competente al bilancio».
I dem spiegano di aver “fatto i conti”: «Ecco: la prima e la seconda rata Tari 2023 sono giunte alle famiglie e sono state già pagate. E dunque è sotto gli occhi di ciascuno il costo vero sostenuto sulla Tassa Rifiuti 2023. Abbiamo avuto modo concretamente di accertare oltre una ventina di posizioni diverse tra loro, sia per composizione di nucleo familiare che per metratura dell’abitazione: nessuna rientra in quella media, ma tutte sono ricomprese in un range di aumento tariffario tra il 6,70% ed il 14,60%. Abbiamo anche verificato anche alcuni immobili commerciali: la media è oltre il 14% anche in questi casi».
E sul decoro urbano…
«Ecco, purtroppo la triste verità dei fatti – continuano i dem – un incremento tariffario “sostenuto” a cui fa da contraltare una città sempre più sporca (in Centro come in Periferia e nelle Frazioni), con anche le zone di raccolta differenziata ed ingombranti assai mal messe e che rischiano l’emergenza nel corso delle imminenti festività. Non vogliamo, per ora, addentrarci oltre sul tema rifiuti, raccolta e smaltimento, avendo peraltro ben chiaro e ben definito ciò che va fatto per cambiare radicalmente il servizio offerto, migliorare il contesto urbano ed extraurbano, e non mettere le mani in tasca alle famiglie. Ci premeva, come avevamo assicurato alla Cittadinanza nei mesi estivi, che avremmo tenuto alta la vigilanza anche su questo tema e avremmo segnalato come realmente stavano le cose… a bollette Tari pervenute. La situazione è questa e non è bella».