Gioanola (Pd) sui rifiuti: «Fallimento dell’amministrazione»
Nel mirino gli aumenti Tari e le performance inferiori agli altri comuni del Consorzio
CASALE – Luca Gioanola, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Casale, attacca su tutta la linea l’amministrazione sul tema della gestione rifiuti.
Nel mirino ci sono i dati della raccolta differenziata: «Come abbiamo sollecitato più volte, la raccolta differenziata a Casale Monferrato è sotto gli obiettivi e penalizza l’intero territorio, la quantità di rifiuto prodotto è sopra soglia e anch’essa penalizza l’intero territorio, la Tari per i cittadini di Casale è aumentata (e sarebbe aumentata ancora di più se non ci fosse stata una compensazione dei Comuni del territorio), la raccolta porta a porta è incomprensibilmente non ancora partita (e avrebbe aiutato a migliorare in modo decisivo tutti i parametri) e al contrario si è investito su nuovi cassonetti stradali seminterrati».
Prosegue l’esponente dem: «La gestione dell’intera filiera, estremamente rilevante per il territorio da un punto di vista economico, lavorativo, ambientale, imprenditoriale e di tutela della salute, è un chiaro fallimento di questa amministrazione e ne sono ben consci sia i cittadini che toccano con mano le problematiche del servizio e l’aumento della Tari sia gli amministratori del territorio che sono penalizzati dall’amministrazione di Casale Monferrato».
«Casale è in controtendenza con il territorio e gli obiettivi della Regione Piemonte e senza l’intervento di Arera e il virtuosismo di alcuni Comuni del territorio gli aumenti per i cittadini casalesi e i risultati del Consorzio avrebbero potuto essere addirittura peggiori – continua Gioanola – In questi anni continuiamo a leggere dichiarazioni propagandistiche e talvolta entusiastiche da parte dell’Amministrazione che non trovano però riscontro nella sostanza delle cose che realmente contano per migliorare in modo strutturale il servizio e ridurre la Tari, che invece è colpevolmente aumentata».
I numeri dei rifiuti
Il capogruppo Pd si sposta sui numeri: «Sugli obiettivi di raccolta differenziata, di quantità di rifiuto prodotto, di avvio porta a porta, Casale Monferrato è lontanissima e in controtendenza con i Comuni del territorio, che penalizza, e in controtendenza con altre città comparabili come Bra e Chieri (Bra, con circa 30mila abitanti, al 90% di raccolta differenziata e Chieri, con circa 36mila abitanti, all’83% di raccolta differenziata). Le Amministrazioni sia dei Comuni del territorio sia di queste città hanno applicato banalmente un modello che è già a disposizione del Consorzio Casalese e di Casale Monferrato».
«Assurdo e assolutamente infondato sentire tirare in ballo dall’Amministrazione il fatto che Casale sia in ritardo e abbia più problemi dei paesi perché è grande e ha i i condomini e la zona industriale. Ci sono paesi del nostro territorio con condomini e aree industriali che non hanno avuto aumento del Piano Economico Finanziario, pagano meno di tassa, hanno la raccolta differenziata oltre il 70% e producono la metà di rifiuto indifferenziato per anno (cioè Casale a parità abitanti riempie il doppio la discarica). Non solo, città come Bra e Chieri, perfettamente comparabili in termini di abitanti e superficie, che hanno seguito e applicato il modello sul quale Casale è in ritardo sono, come detto sopra, in tutt’altra situazione. I dati sono inequivocabili e decisamente inferiori agli obiettivi, ad essi si aggiungono situazioni di abbandono rifiuti, soprattutto nei pressi dei cassonetti interrati e non interrati stradali. Comportamenti non corretti, ma segnali sui quali l’Amministrazione avrebbe dovuto interrogarsi».
Gioanola adombra anche un uso errato delle risorse: «Si sono poi sprecati fondi del PNRR per aggiungere altri cassonetti, perché se le isole potevano avere un senso 15 anni fa, certamente non lo hanno più ora in un’ottica Tarip e andranno a complicare ulteriormente il percorso di Casale e il territorio. C’è una chiara perdita di fiducia da parte dei cittadini e, purtroppo, il percorso virtuoso iniziato anni fa nel nostro territorio è stato interrotto a causa di ritardi nell’avvio della tariffazione puntuale dei quali l’Amministrazione è responsabile. Sul fronte della gestione, raccolta, trattamento e tariffazione registriamo purtroppo un pesante fallimento dell’Amministrazione, una conseguente penalizzazione per l’intero consorzio, per l’azienda partecipata Cosmo e per i cittadini casalesi e di tutto il territorio. Lasciare invariata una tassa pesantemente già anacronistica e importante come la Tari sarebbe già stato un insuccesso. Il fatto che vi sia addirittura un aumento rende la cosa ancora più grave».