Casale: il territorio continua la mobilitazione contro il nucleare
Molto partecipato l'evento promosso dal Pd venerdì scorso
CASALE – Più di 200 persone hanno partecipato venerdì sera all’incontro promosso dal Pd di Casale nel salone Anffas sul tema dell’ipotesi di deposito nazionale dei rifiuti nucleari a Trino.
L’idea emersa, su suggerimento dell’onorevole Federico Fornaro, è di raccogliere in un dossier tutti i dati emersi ed esposti nel corso dell’appuntamento per relazionare al Governo e al Consiglio dei Ministri l’inidoneità di Trino, esclusa dalla Cnai, l’elenco delle aree idonee.
«Un percorso che segna l’alleanza tra la cittadinanza, l’associazionismo, la buona politica, che dice un NO forte e chiaro alla scandalosa “furbata” di proporre una discarica nucleare plurisecolare a Trino. Alle porte di Casale e del Monferrato e dell’intera provincia di Alessandria – spiega il segretario Pd Cesare Chiesa – Ma, ancor più, l’assemblea ha dato avvio ad un concreto percorso, come hanno voluto sottolineare tutti gli interventi, una alleanza civica che con determinazione avvierà in ogni sede tutti gli atti volti a scongiurare il concreto pericolo di veder realizzarsi un incubo per le prossime generazioni».
La “furbata”
«Invitiamo tutte le forze politiche e le forze migliori di questo territorio a stringere un patto: ma che sia un patto vero, non una “furbata ” per cui a Roma e a Torino si applaude e si lavora “pro Trino” e a Casale ed Alessandria si finge sdegno verso tale, insulsa, soluzione – prosegue Chiesa – Non è più il tempo dell’ipocrisia e della finzione: le persone, i giovani in primis, sapranno distinguere»
Così il consigliere comunale Domenico Ravetti: «Al netto della non idoneità di Trino e anche della furbizia dell’autocandidatira, questa ipotesi alle porte del Casalese, purtroppo resta una possibilità molto concreta. Dobbiamo stanare le ambiguità di chi fa il furbo pensando alla propria carriera, e non chiarisce fino in fondo che il NO a Trino, quale sede della discarica di scorie radioattive, deve essere un NO forte e chiaro, senza ambiguità».