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    Cronaca
    Monica Gasparini  
    12 Marzo 2024
    ore
    18:08 Logo Newsguard
    Il caso

    Fa prostituire la moglie e con lei minaccia la suocera: arrestato

    Le indagini affidate alla Squadra Mobile: per la moglie di lui divieto di avvicinamento alla madre

    ALESSANDRIA – La Polizia ha arrestato un uomo per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, rapina ed estorsione: per questi ultimi due reati è stata denunciata la moglie.

    Il racconto della donna

    Nel mese di dicembre scorso una donna si è presentata in Questura, ad Alessandria, per denunciare quanto da lei subito dalla figlia e da suo marito.

    Spaventata ed estenuata, aveva raccontato che nella primavera scorsa aveva vissuto per due mesi a casa della figlia per aiutarla sia nella gestione della casa che con il figlio minore in quanto il marito era in carcere.

    Ad inizio di dicembre l’uomo aveva chiamato la suocera, tornata a casa sua da diverso tempo, per dirle che gli doveva 2000 euro per la permanenza nella sua abitazione.

    Lei, indigente, gli aveva detto che per la sua condizione economica non era in grado in esaudire la richiesta, ma l’uomo, e successivamente anche la figlia, iniziavamo una martellante richiesta di denaro con minacce anche di morte con frasi dal tenore macabro: “Ti ammazzo, ti faccio a pezzettini tanto che non rimarrà nemmeno un pezzo di carne”.

    Impaurita la vittima si confidò con l’amica

    La poveretta, spaventata, raccontò quanto stava succedendo ad un’amica, che decideva di aiutarla ospitandola a casa sua, ma anche di darle 500 euro nella speranza che i due smettessero nel loro fare minatorio.

    Cosa che, temporaneamente, avvenne. Dopo poco tempo, però, erano tornati ad insistere e minacciare sia la donna che l’amica che la ospitava creando ovviamente in loro un forte stato di agitazione e paura.

    Pressione psicologica che è proseguita per diverse settimana con telefonate e messaggi su whatsapp sempre più insistenti e con minacce di morte eloquenti ad ogni occasione.

    La ricostruzione dei fatti

    La Squadra Mobile attivò le indagini per ricostruire i fatti, ma anche per far cessare l’attività criminale dei due.
    Dall’analisi dei tabulati telefonici e dalle chat whatsapp intercorse fra le parti si aveva riscontro di quanto denunciato dalla donna, ma dalle intercettazioni telefoniche emergeva anche che l’uomo sfruttava e favoriva la prostituzione della moglie dandole indicazioni sul cosa fare, sul quanto chiedere, su come vestirsi ed atteggiarsi oltre ad accompagnarla nei luoghi concordati per le prestazioni sessuali, concordando altresì le gestione del loro figlio minore durante l’incontro della moglie con i clienti.

    Le denunce

    Per quanto accertato i due sono stati segnalati all’A.G. competente per territorio ed il Gip del Tribunale di Vercelli, in attesa del Giudizio, ha stabilito la misura della custodia cautelare in carcere dell’uomo.
    Alla moglie è stato applicato il divieto di avvicinamento ad una distanza non inferiore ai 500 metri dalla madre e dall’amica che l’aveva aiutata, e di non comunicare in alcun modo con loro.

     

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