Deposito Nucleare: Trino ritira la sua autocandidatura
I primi commenti del sindaco Daniele Pane
TRINO – Il Comune di Trino ha ritirato la sua autocandidatura ad ospitare, sul proprio territorio, il Deposito Nazionale dei Rifiuti Nucleari.
La decisione è arrivata nella giunta comunale di ieri sera ma, come ci ha spiegato il sindaco Daniele Pane: «Non avviene in seguito alle contestazioni e alle polemiche di queste settimane, restiamo convinti della nostra decisione» ha spiegato in merito a quanto il consesso trinese decise a inizio 2024.
I dettagli del ritiro verranno spiegati oggi in una conferenza stampa (ECCO COSA È STATO DETTO), ma il primo cittadino ci ha così anticipato: «La procedura di autocandidatura coinvolge anche enti a noi sovraordinati, che ci hanno chiesto di ritirarla, così abbiamo fatto».
La soddisfazione del comitato
Il Comitato TriNo, che proprio questa sera alle 21 all’oratorio salesiano aveva indetto un incontro invitando decine di amministratori del territorio, conferma l’appuntamento e spiega: «Il Comitato prende atto con soddisfazione della Delibera di Giunta n° 35 del 12 marzo 2024, pubblicata sull’Albo Pretorio online del comune di Trino in data 13 marzo, con cui viene ritirata l’autocandidatura ad ospitare il Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi. Attendiamo ora la conferenza stampa congiunta del sindaco Pane e del presidente della Provincia di Vercelli Gilardino, per poter raccogliere ulteriori informazioni. Nel frattempo stiamo esaminando con la dovuta attenzione il contenuto della Delibera».
Il sollievo del Pd: «Pericolo allontanato»
«Prendiamo atto con sollievo che la scellerata decisione del sindaco di Trino viene ritirata perchè la “pervicace” opposizione della società civile lo ha costretto….alla resa – spiega il Pd di Casale in una nota – Prendiamo atto che la “furbata” delle forze politiche del centro destra in Regione Piemonte e – soprattutto – a Roma è fallita…con perdite. Prendiamo atto che la “furbata” del centro destra governativo e Regionale ha fatto perdere i inutilmente mesi e constatiamo con piena soddisfazione che il decreto governativo sulle “autocandidature” – approvato dal Parlamento con il voto del centro destra, compreso quello dei Parlamentari di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia del nostro Territorio – è stato clamorosamente bocciato dalla società civile e dalle forze di opposizione politiche sul territorio Casalese, Monferrino e Vercellese».