Parodi: «L’antibiotico? Quando è necessario. Ma deve decidere solo il medico»
Intervista al dottor Nicolò Parodi, medico di Medicina Generale a Novi Ligure
ALESSANDRIA – Si sente parlare sempre più spesso di resistenza agli antibiotici, un fenomeno biologico in cui alcuni micro rganismi acquisiscono la capacità di sopravvivere e crescere in presenza di un agente antibatterico che inibisce – o uccide – micorogranismi della stessa specie.
Gli ultimi dati epidemiologici stimano come questo fenomeno rappresenti una grave minaccia per la salute, con numeri che sono in costante crescita. Facciamo il punto della situazione con il dottor Nicolò Parodi, medico di Medicina Generale a ciclo di scelta a Novi Ligure.
Dottor Parodi, la resistenza agli antibiotici è davvero così diffusa? E che cosa comporta?
Parliamo di un fenomeno che esiste oramai da diverso tempo e che purtroppo si sta sviluppando a livello ospedaliero, ma anche sul territorio. La conseguenza, a livello pratico, è che l’antibiotico resistenza rende le infezioni causate da batteri molto più difficili da trattare. Siamo in presenza di un killer silenzioso, che non va assolutamente sottovalutato.
Quali sono le cause che hanno determinato l’insorgere di questo fenomeno? E che cosa si può fare per invertire la tendenza?
L’utilizzo improprio e scorretto dei farmaci antibiotici, sia da parte di figure sanitarie che da parte degli stessi cittadini, rientrano fra le principali cause. Noi medici abbiamo il compito di valutare, caso per caso, quando è effettivamente necessario ricorrere a un antibiotico oppure quando procedere con terapie alternative. Che, va chiarito, esistono e sono efficaci.
La ‘conoscenza’ del paziente, dunque, è fondamentale…
Assolutamente sì, come del resto è determinante creare una sorta di educazione sanitaria, mettendo a disposizione del paziente tutti gli strumenti necessari per comprendere. Sicuramente per noi medici è più impegnativo, ma sensibilizzare la popolazione è un passaggio che ritengo obbligato: un paziente deve capire la logica in base alla quale un medico prescrive o non prescrive un antibiotico.
Insomma, è anche una questione di comportamenti corretti…
È necessario intervenire sia nell’ambito della prescrizione che dell’utilizzo di questo tipo di farmaci. Anche se la ricerca farmaceutica in questo campo avanza e vengono sviluppati nuovi principi attivi, senza un cambiamento dei comportamenti, la resistenza agli antibiotici continuerà a svilupparsi e a rappresentare un problema.
È molto importante sottolineare un aspetto: ci sono diverse situazioni nelle quali l’antibiotico va comunque utilizzato, vero?
Su questo non ci devono essere dubbi. La valutazione delle singole fattispecie, però, spetta solo ed esclusivamente a noi medici, che dobbiamo essere bravi a capire quale tipo di antibiotico sia effettivamente più indicato, da utilizzare ad un dosaggio corretto, possibilmente per un numero limitato di giorni e che sia ben sopportato dal paziente.
Nell’Alessandrino, in termini di aggiornamento, sono stati compiuti passi importanti con ospedale e Asl?
Si è creato un gruppo, che si chiama Antimicrobial Stewardship Team, con ASO ALe ASL AL: ci si confronta e ci si aggiorna costantemente in materia di resistenze batteriche e di uso appropriato di antibiotici. I primi risultati sono incoraggianti.
Siamo in inverno e quindi è molto più probabile dover fare i conti con disturbi della salute: alla luce di tutte queste considerazioni, niente cure ‘fai da te’…
Certo, in presenza di sintomi o di dubbi su come trattare il disturbo in questione, bisogna sempre rivolgersi al proprio medico. Ed è molto importante, specialmente per le persone fragili, ricorrere alla vaccinazione, che riduce la presenza di virosi e evita complicanze ulteriori, quali ad esempio le sovrapposizioni batteriche.
Chi è: la scheda
Nato a Novi Ligure nel marzo del 1991, il dottor Nicolò Parodi è medico di Medicina Generale a ciclo di scelta proprio nella città che gli ha dato i natali. Laureato con 110 e lode all’Università di Genova nel 2016, è medico ricercatore Dairi e ricopre anche la carica di vice segretario generale della Fimmg Alessandria. Fa parte del progetto Antimicrobial Team, in collaborazione con Aso Al e Asl Al: è un gruppo di lavoro che si occupa proprio di resistenze batteriche ed utilizzo appropriato di antibiotici.