Carcere di San Michele: la protesta della Penitenziaria
Domani il Corpo si asterrà dalla mensa. Troppe le aggressioni e le difficoltà nel servizio
ALESSANDRIA – Situazione critica nel carcere di San Michele.
Le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria riprendono lo stato di agitazione: da lunedì 29 aprile, astensione della mensa.
San Michele, l’ennesima aggressione
Il 23 di Aprile 2024 è avvenuta l’ennesima aggressione di un detenuto, armato di lametta, verso un agente della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Alessandria San Michele che, solo grazie all’attenzione e alla preparazione del collega, che lo ha prontamente disarmato, non ha avuto ulteriori conseguenze.
Il carcere di San Michele nell’ultimo trimestre ha avuto un incremento della popolazione detenuta di 70 detenuti, la quasi totalità di questi, con fine pena da casa circondariale.
La maggior parte di queste assegnazioni sono per motivi di ordine e sicurezza e si sono verificate situazioni in cui, detenuti che in altri Istituti hanno creato criticità, anche gravi, si sono ritrovati, dopo diversi trasferimenti, nello stesso carcere dove hanno ripreso i loro comportamenti turbativi dell’ordine e della sicurezza, causando un forte stress quotidiano al personale che opera nel reparto detentivo.
Tante criticità
A questa criticità si unisce il fatto che il personale della Reclusione è fortemente rimaneggiato a causa di una pianta organica errata (basti vedere le ore di straordinario svolte), con difficoltà di copertura dei posti di servizio e, da un’altra anomalia, quella per cui i detenuti che creano più criticità, rimangono assegnati all’Istituto, anziché trasferiti ad altra sede.
Considerando che la sezione “articolo32” è satura, il personale di servizio nelle sezioni detentive ordinarie, con turni di otto ore è costantemente impegnato a gestire sezioni al limite della capienza e con popolazione detentiva problematica e costantemente conflittuale.
La situazione di Alessandria San Michele è questa. L’esiguo personale del reparto e degli uffici non è più grado di garantire il regolare svolgimento del servizio, poiché impegnato costantemente ad accorrere in supporto del personale delle sezioni, per mediare con i detenuti problematici che giornalmente compiono gesti critici.
La nuova protesta
Preso atto che già qualche mese fa, si era intrapreso uno stato di agitazione, per identici motivi, inerenti alle molteplici aggressioni al personale, oggetto di alcuni articoli da parte di mass media locali e visto che, nonostante la sua visita al nostro Istituto, non sono stati intrapresi interventi di qualsiasi natura, per alleggerire le difficoltà del personale, queste organizzazioni sindacali dichiarano di riprendere lo stato di agitazione, a partire dal 29 aprile con l’astensione della mensa.
Nei giorni a seguire verrà indetta conferenza stampa in luogo da precisare, per manifestare l’intollerabilità sull’abbandono e indifferenza di questo Provveditorato verso San Michele.