Il 25 aprile di Giarole nel segno del ricordo di Mario Talice
Le celebrazioni nel paese
GIAROLE – Anche a Giarole si sono svolte le celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione.
Il sindaco Giuseppe Pavese, accompagnato dagli assessori, dai consiglieri Comunali, dal gruppo Alpini e da alcuni abitanti, ha deposto un mazzo di fiori alla lapide che ricorda i caduti di tutte le guerre, nella piazza prospiciente la Chiesa Parrocchiale.
Successivamente il gruppetto si è recato a rendere omaggio al cippo di via Marconi, dedicato al partigiano Mario Talice, che nella notte del 31 marzo 1945, perdeva la vita per mano dei soldati tedeschi.
Molto commovente il ricordo delle giornate che hanno contraddistinto il 25 aprile giarolese da parte di Secondo Baldin, una volta residente a Giarole, testimone del ritrovamento del cadavere di Talice la mattina successiva all’esecuzione, nel giorno di Pasqua.
Baldin, arrivato da San Mauro Torinese per rendere omaggio a Talice e ai caduti giarolesi, si è recato in seguito presso la palestra comunale dove è stata allestita la mostra dedicata alla Resistenza, accompagnato dal Sindaco e da alcuni amministratori.
Favretto su Mario Talice
Proprio nella palestra ha partecipato un pubblico numeroso e molto interessato martedì 24 alla sera all’incontro promosso dal Comune di Giarole per ricordare la figura di Mario Talice.
Nella sede della palestra comunale, il sindaco Giuseppe Pavese ha presentato la serata organizzata con il prezioso aiuto di alcuni volontari del paese.
Relatore Sergio Favretto, storico saggista che, partendo dall’episodio di Mario Talice, ha evidenziato l’importanza strategica della resistenza in pianura e sottolineato l’attualità dei valori che hanno ispirato la resistenza.
Ad impreziosire l’evento, la presenza di Giacinto Tacchino, ultimo parente e cugino di Mario Talice, che ha aggiunto particolari significativi e di carattere familiare del partigiano.
A concludere la serata, l’intervento di Andrea Desana, figlio del senatore che ha vissuto l’internamento militare, il quale ha riassunto la storia degli IMI, resistenti in terra straniera; in sala era presente il nipote giarolese di un IMI, le cui spoglie sono oggi riposte nel Famedio a Casale Monferrato.
Per l’occasione è stata allestita un’esposizione di alcuni elaborati, nata dalla collaborazione tra A.N.P.I. e scuole di Casale Monferrato che è stata visitata nei giorni 24 e 25 aprile presso la palestra comunale.