Al Balbo si riscopre la letteratura francese anche grazie… al gusto
L’iniziativa per studiare Marcel Proust assaporando la tradizione delle sue madeleine
CASALE – A volte la letteratura non si apprende solo attraverso lettura e studio, ma anche tramite gesti e rituali destinati a rimanere impressi nella mente. La 5 A linguistico e la 5 A comunicazione dell’Istituto Balbo, dopo aver studiato Proust, hanno voluto ricreare in classe la celebre ‘cerimonia della madeleine‘.
All’interno della Recherche du temps perdu di Marcel Proust, al narratore viene offerta una madeleine, tipico dolcetto francese a forma di conchiglia, da accompagnare con il tè. Non appena ne percepisce il gusto, Marcel viene investito dal ricordo di quando, da bambino, si recava presso la zia Léonie che gli faceva gustare questi dolcetti. La madeleine di Proust si fa così simbolo del ricordo istintivo e involontario, e per questo spesso tanto più potente, che un sapore o un odore riescono evocare.
Come ogni anno la professoressa di letteratura francese Marisa Bozzo ha tentato di ricreare tali sensazioni, portando agli allievi gli antichi stampi usati per cuocere le madeleine, la scatola in legno usata ai tempi di Proust per venderle, un libro con illustrazioni sui cibi citati nella Recherche e, naturalmente, i dolcetti direttamente dalla Francia.