Treni nel Casalese. Le istanze del territorio agli amministratori
Sabato scorso l'evento a cura di Legambiente e Casale Riparte
CASALE – Sabato scorso si è svolto il convegno “Verso il futuro su rotaie. I trasporti nel Monferrato: a che punto siamo” promosso da Legambiente e dal comitato Casale Riparte. Tra il pubblico non solo cittadini e cittadine ma anche studenti e studentesse degli istituti superiori casalesi.
Dopo i saluti di Vittorio Giordano, presidente di Legambiente Circolo Verdeblu di Casale Monferrato, Johnny Zaffiro del comitato Casale Riparte ha introdotto gli interventi della mattina e fatto il punto sulla situazione trasporti negli ultimi 30 anni, mettendo in luce il progressivo deterioramento del servizio, in particolare dal 2010 al 2013 in cui furono sospese molte tratte ferroviarie piemontesi.
Il protocollo del 2018
A seguire Angelo Marinoni, ingegnere tecnico dei trasporti e coordinatore della commissione interventi strategici Fondazione SLALA, ha spiegato il lavoro fatto dal 2015 con l’intenzione di riqualificare la mobilità di Casale che ha portato nel gennaio 2018 alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa per la riattivazione delle linee Casale – Mortara e Casale – Vercelli entro fine 2019. Questo protocollo non è stato attuato e nel 2024 è stata riaperta solo la Casale – Mortara, con costi nettamente superiori a quelli preventivati.
Nell’intervento di Fulvio Bellora, presidente del Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (CO.M.I.S.), si è sottolineata l’importanza di Casale come snodo ferroviario dell’asse Cuneo – Milano e la centralità della città nel triangolo produttivo del nord-ovest italiano, ruolo centrale anche per il trasporto merci. Una pianificazione nazionale coerente della mobilità integrata può essere un’opportunità per la città e tutto il territorio. In rappresentanza dei pendolari, Bellora, ha portato le statistiche di soddisfazione degli utenti che riportano un peggioramento del servizio dal 2019 e un’insoddisfazione soprattutto legata i disservizi come ritardi e cancellazioni. In Piemonte ha una densità di veicoli privati molto elevata, 682 veicoli ogni 1000 abitanti e questo si traduce in un rischio per la salute delle persone e la manutenzione dell’infrastruttura stradale.
Durante l’intervento di Vittoria Garrone, studentessa pendolare al Politecnico di Torino ed ex referente di Fridays For Future Casale, è emersa l’esigenza di studenti e studentesse di potersi spostare non solo per la scuola ma anche per attività extra curriculari e ricreative. Citando la teoria della costante di Marchetti, ha parlato di come lo “spostarsi” sia un’esigenza innata nell’essere umano, da quando era cacciatore-raccoglitore, ed impedire l’accesso alla mobilità non vuol dire solo ostacolare un diritto, limitando le opportunità di crescita e socialità, ma anche contrastare un istinto naturale. L’accessibilità al trasporto pubblico deve tener conto non solo delle esigenze orarie, ma anche delle esigenze delle persone con disabilità, di chi non ha familiarità con dispositivi tecnologici, di minori e anziani. Accessibilità vuol dire anche sicurezza, che viene negata a chi è costretta ad aspettare di sera un treno in ritardo in una stazione buia e deserta. L’intervento si è concluso con un invito rivolto a studenti e cittadinanza a partecipare attivamente manifestando le proprie esigenze e cercando insieme soluzioni nuove e fuori dagli schemi.
Ha concluso la prima fase Alice de Marco, presidente regionale di Legambiente Piemonte e Val D’Aosta, ha evidenziato come il trasporto pubblico abbia un ruolo chiave nel contrasto all’inquinamento atmosferico, tema importante in Piemonte e nella Pianura Padana, dove i tre capoluoghi con la qualità d’aria peggiore lo scorso anno sono stati Alessandria, Asti e Torino. Dal rapporto annuale di Legambiente “Pendolaria” si vede come la richiesta di mobilità sostenibile sia aumentata nel tempo, ma la risposta non è stata adeguata. La pianificazione deve essere effettuata a livello strutturale, non in ottica emergenziale e la politica è uno strumento importante.
Gli studenti e le istanze del territorio
A seguire studenti e studentesse degli istituti Balbo e Sobrero di Casale sono intervenuti per parlare dei problemi che riscontrano come pendolari. In particolare, il cadenzamento orario che non si adatta alle esigenze degli studenti, i ritardi frequenti che hanno una ricaduta sul loro voto in condotta, un sovraffollamento nelle ore di punta sulla tratta Alessandria – Chivasso e una generale mancanza di manutenzione e pulizia dei mezzi. Tutte queste richieste e altre che perverranno saranno raccolte e consegnate a Fulvio Bellora che le porterà nei prossimi mesi all’attenzione degli amministratori del trasporto pubblico regionale.