Farello e Madurini: «Oltreponte? Un quartiere dimenticato»
Dopo le immagini del passaggio del Giro d'Italia di ieri gli esponenti dem puntano il dito contro l'amministrazione
CASALE – Gabriele Farello e Giovanni Madurini, esponenti del Pd di Casale, partono dal passaggio del Giro d’Italia ieri dal Monferrato per rivolgere un attacco all’amministrazione comunale: «Le immagini televisive trasmesse ieri hanno drammaticamente ricordato a casalesi e monferrini un’amara realtà: il totale abbandono di Oltreponte da parte di questa amministrazione».
«Il quartiere versa in condizioni nettamente peggiori rispetto a cinque anni fa e le criticità non solo non sono state risolte, ma addirittura si sono consolidate e sono pure aumentate – spiegano i due – Il passaggio della gara ha restituito una visione d’insieme che non può lasciarci indifferenti. Ogni metro del percorso ha evidenziato le numerose questioni ancora irrisolte e l’assoluta mancanza di qualsiasi tentativo di riqualificazione. Iniziamo con via Adam, provenienti da Casale Popolo (altro quartiere che non ha ricevuto alcuna considerazione): ci troviamo di fronte al complesso della ex IBL, seguito dall’area Cerutti con l’ex distributore Agip proprio di fronte. Giungiamo così in piazza Marinai d’Italia, dove la banca non è più presente e rimane solo lo sportello bancomat destinato a futura dismissione, con davanti l’ex Casa delle Poste semidiroccata (angolo via Cabiati). Ma non è tutto: poco prima del ponte giacciono da anni ruderi della Marietti e, poco oltre, sono ancora visibili i segni di un incidente stradale avvenuto a gennaio. E non possiamo dimenticare l’ex distributore di Metano di via Camurati e il Bocciodromo, oggi chiuso, in via Carrera» dicono in una nota congiunta.
«Serve un progetto di riqualificazione»
Proseguono i due dem: «Una linea di 900 metri che rivela l’inconsistenza dell’uscente amministrazione, manifestata solo attraverso una comunicazione insistente, costosa e priva di risultati tangibili. L’abbandono da parte delle istituzioni ha causato un notevole deprezzamento degli immobili e delle abitazioni dei residenti. La semplice sistemazione della rotonda sul ponte e la rimozione di una scultura sono interventi minimi e inefficaci: una goccia nell’oceano. Oltreponte è uno dei quartieri più densamente popolati della Città e necessita di un importante progetto di riqualificazione urbana di ampia portata. Non un quartiere dormitorio ma un organo vivo e integrato nel tessuto sociale cittadino con un mercatino e una festa rionale, piste ciclabili, attività sportive. Che potrebbe offrire nuove valide opportunità abitative a prezzi vantaggiosi, nuovi insediamenti produttivi negli spazi dismessi e nuove opportunità occupazionali anche per le generazioni future».