La lista del Pd per Calvo: «La diversità in politica è un valore»
Capolista l'ex vicesindaco Gianni Crisafulli. Spazio anche a un commento sul "Caso Lavagno": «Non accettiamo ultimatum»
CASALE – Sono le parole di Fabio Pizzul, già presidente del gruppo consigliare in Regione Lombardia ed ora candidato dem nel collegio Nord Ovest per le elezioni europee, ospite d’onore alla serata al salone Anffas ieri sera, a riassumere la lista dei candidati del Pd a sostegno di Riccardo Calvo per la corsa a sindaco di Casale.
Il giornalista ed esponente politico ha preso in prestito lo slogan dell’Unione Europea, Unità nella Diversità, per sottolineare le peculiarità della compagine dem: «La diversità è un enorme valore per la politica». «Tutti questi interventi – ha detto dopo che tutti i candidati si erano presentati – sono legati dal desiderio di sviluppo, di guardare avanti con uno sguardo lungo. La politica ha la finalità di rendere possibili le cose che sembrano impossibili, l’Europa è il posto dove si vive meglio al mondo perchè 80 anni fa qualcuno l’ha sognata».
Era stato il segretario cittadino Pd Cesare Chiesa a introdurre i 23 candidati (il 24esimo, Roberto Collato, era assente): «Vogliamo essere una comunità fiera e orgogliosa, che vuole prendersi cura di sé stessa, questa è una coalizione di donne e uomini che condividono una visione inclusiva della città».
Crisafulli capolista del Pd
Il capolista è l’ex vicesindaco Gianni Crisafulli. Nella rosa ci sono anche Maria Fiore, Pino Iurato, Roberto Milano, Alessandro Azzarito, Massimo “Max” Biglia, Dario Bocca, Gabriella Bozzo, Ramona Bruno, Enrico Bruschi, Roberto Collato, Claudio De Luca, Gabriele Farello, Romina Ilic, Ferdinand Kasa, Giovanni Madurini, Mirella Ruo, Carolina Schiavone, Rita Schipani, Luca Servato, Alberto Tallarico, Anna Villata, Johnny Zaffiro, Eleonora Zanetto.
Ognuno dei nomi nella formazione dem si è quindi brevemente concentrato su un diverso tema, sottolineando problemi, individuando obiettivi, sognando prospettive. Si è parlato a lungo di sanità (oggi il convegno dedicato al Tartara), di politiche migratorie, di giovani, di lavoro (con Tallarico che ha promosso un minuto di silenzio per i caduti), di pari opportunità, di società partecipate, del personale del Comune, di amianto («Casale deve riprendersi il ruolo di capofila per il completamento delle bonifiche, abbiamo il dovere morale di completarle e poi potenziare ricerca e cura» le parole di Crisafulli), di ambiente, trasporti, rifiuti ma pure di territorio («Casale e la Regione in questi 5 anni sono state usate solo per scopi elettorali» l’intervento di Farello), turismo, sport e cultura («Torniamo comunità umana e pensante» un passaggio di Biglia, che ha ricordato le figure di Giovanna Bevilacqua Scagliotti e Elio Carmi).
«Il segretario (Chiesa nda) ha costituito una compagine molto rappresentativa delle diverse anime della città – le parole in chiusura del candidato Riccardo Calvo prima di una battuta sui fondi per l’aereo di Natale Palli – L’Asl è noviligurecentrica, abbiamo bisogno che qualcuno pensi a Casale, ma magari andare contro Cirio non conviene alle carriere personali…».
«Serve mobilitare la grande percentuale che non va a votare, insieme possiamo andare a vincere» il saluto di Luca Gioanola, capogruppo uscente in consiglio comunale e candidato a far parte del parlamento regionale.
Lo strappo Lavagno. Chiesa: «Il Pd non accetta ultimatum»
In chiusura di appuntamento, all’atto delle domande, il chiarimento di Chiesa sullo strappo di Fabio Lavagno, che giovedì scorso aveva lasciato il gruppo consiliare in polemica per non essere stato incluso nel listino, come indipendente. «Non ci sono candidati indipendenti» ha spiegato il segretario pur ammettendo che non tutti gli inclusi abbiano, almeno al momento, la tessera dem (che, a parere di chi scrive, è l’esatta definizione di candidati indipendenti in una lista partitica).
«Lavagno è fuori dal Pd dal 2021, da quando non ha più rinnovato la tessera, la segreteria e il direttivo hanno approvato la lista in forma unitaria ragionando sui percorsi che ha fatto, il Pd non è un taxi e non accetta ultimatum da parte di nessuno – ha spiegato Chiesa entrando più nello specifico – Il Pd si è fortemente rafforzato nell’ultimo anno, superando il commissariamento, e facendosi sentire sempre di più in consiglio comunale. Da parte della segreteria e non è mai mancata la disponibilità al dialogo aperto e libero, ma non si può obbligare nessuno a partecipare».
Il sit-in alla stazione
Oltre agli appuntamenti di oggi e venerdì, a tema rispettivamente sanità e green economy, la coalizione Casale, Davvero ha invitato ieri inoltre a partecipare a un sit-in di protesta, per ottenere un potenziamento dei trasporti ferroviari e la riapertura domenicale della stazione, sabato mattina alle 10 davanti allo scalo ferroviario.