Casale, la manifestazione in stazione: «È colpa della politica»
A organizzarla Casale, Davvero, la coalizione per Riccardo Calvo sindaco
CASALE – Terminata da pochi minuti in stazione a Casale la manifestazione, indetta da Casale, Davvero, la coalizione a sostegno della candidatura di Riccardo Calvo come sindaco, per il potenziamento dei servizi ferroviari.
Animatore dell’evento Johnny Zaffiro (Pd), da anni protagonista delle manifestazioni in tema di mobilità su ferro: «Senza trasporti inutile parlare di turismo, di lavoro, improvvisamente si parla di questo anche da altre parti». Gli ha fatto eco un altro dem, Luca Servato: «Vivere da pendolari è difficile, quello che conoscevamo come coincidenze non esiste più».
«Se abbiamo una stazione in queste condizioni è colpa della politica, siamo stati abbandonati per 5 anni» ha proseguito il capolista di Casale Cuore del Monferrato Marco Rossi, lanciando frecciate a Cristina Bargero, casalese e presidente di Amp, ma pure all’amministrazione comunale uscente e alla Regione.
«Una città scollegata non può essere né viva né attrattiva, in una capitale bisogna arrivarci e poi ripartire!» le parole del capolista Pd Gianni Crisafulli mentre Alice Russo, alla guida di Casale per i Giovani, ha sottolineato gli aspetti legati alla sicurezza di stazioni vuote, particolarmente pericolose per le donne.
In chiusura l’intervento di Calvo: «La politica a livello regionale e nazionale non ha fatto il suo mestiere, di difendere e presidiare l’interesse pubblico». Nel suo discorso il preside ha sottolineato l’esigenza di un biglietto integrato bus-treno, l’assenza di collegamenti nel weekend, lanciando alcune proposte-provocazioni: «Perchè non sponsorizziamo il treno con Energica» ha detto raccogliendo l’applauso dei presenti, una cinquantina di persone.
Decisa la stoccata al presidente della Regione, Alberto Cirio: «Abbiamo perso tutto, ma andate a vedere se la stazione di Alba è chiusa la domenica. A questa gente che pensa solo a sé stessa bisognerebbe dire di farlo anche per chi non ha risorse, la mobilità è un diritto»