Bilancio Amc. Rossi: «La montagna partorisce il topolino»
Ulteriori sviluppi nella vicenda politica legata al passivo del bilancio dell'azienda
CASALE – Ulteriori sviluppi nella vicenda politica legata al passivo del bilancio di Amc a Casale. A intervenire è nuovamente Marco Rossi, già assessore al bilancio e capolista di Casale Cuore del Monferrato nella coalizione che sostiene Riccardo Calvo, interviene come membro della rappresentanza intercomunale nel consiglio di Amc.
«Dopo 2 anni di discussioni, la montagna partorisce il topolino! Non si può dire altro sull’epilogo della vicenda “Canone distribuzione gas” che questo centro destra ha voluto scrivere dopo aver causato la chiusura del bilancio di Amc con un passivo di 144.000 euro».
Argomenta Rossi (di seguito l’intervento integrale):
Dopo due anni di:
- consulenze per “riorganizzare AMC” che non hanno portato a nulla, ma sono costate centinaia di migliaia di euro e hanno messo in evidenza che le vere criticità sono da riscontrare in contratti diseconomici (trasporti, soste, servizi cimiteriali e canone di distribuzione gas sopra a tutti) che causano perdite costanti e danni ormai quasi irreparabili alla società;
- studi che vedevano come unico scenario per Energica la cessione delle quote di maggioranza. Visione della logica privatistica di Capra e Riboldi. Scenario evitato dalla polemica portata alla ribalda dalla minoranza e che ha impedito azioni scellerate;
- studi che dovevano portare allo scorporo del ramo di azienda della distribuzione, ma che, nonostante le spese sostenute dalla Società per realizzarli, non hanno portato a nulla per l’insostenibilità del canone di distribuzione gas;
- canone di distribuzione gas ormai giunto a circa 1.350.000 euro a fronte delle stime di un importo di circa 400.000 euro. Importo stimato proprio dagli studi commissionati su indirizzo dell’Amministrazione tramite l’azione dei suoi nominati in seno alle società Energica e AMC
- puntuali segnalazioni verbali e scritte del CdA, incontri informali e ufficiali, lettere e financo la constatazione che di fronte al silenzio e immobilità della Giunta Comunale, ad AMC rimaneva come unica strada quella dell’arbitrato giudiziario;
- promesse vane che si sono susseguite per mesi solo per scongiurare quanto sopra detto e prendere tempo;
Il 23 maggio scorso la Giunta Riboldi emette un atto di indirizzo, già pubblicato dai giornali, che dice in sintesi questo:
D E L I B E R A
- di dare mandato ad A.M.C. S.p.A. di procedere nell’affidamento di incarico per la redazione di analisi relative al canone di distribuzione gas, come meglio specificato in premessa e sulla base dei seguenti indirizzi:
- l’incarico di che trattasi dovrà ritenersi espletato per conto di A.M.C. S.p.A. e del Comune di Casale Monferrato, senza onere economico alcuno a carico di quest’ultimo;
- l’analisi, prodotta dall’espletamento dell’incarico e da consegnarsi sia ad A.M.C che al Comune di Casale Monferrato, costituisce unicamente documento di approfondimento a supporto della richiesta di A.M.C. di revisione del canone di concessione. Alla stessa pertanto non può essere riconosciuta natura vincolante per l’Amministrazione Comunale, che si riserva sin da ora di effettuare le valutazioni e le decisioni di competenza in ordine alla corretta gestione del contratto vigente;
Come si dovrebbe intendere questa delibera di indirizzo?
Un mero atto formale per salvarsi la faccia, disconoscendo sia le competenze interne della Società che hanno sempre lodato, sia negando che l’utilizzo di AMC come “bancomat” del Comune sta portando alla morte la Società che era un vanto e risorsa per i Comuni soci e tutti i loro cittadini. Mentre gli Amministratori della “Casale sempre in testa” dicono che devono capire se la Società sia davvero in difficoltà (dopo 5 anni che hanno Presidenti, Assessori e ogni documentazione in mano?) continuano a far inviare fatture immutate del canone di distribuzione del gas ad AMC anche in quest’anno, destinando la Società ad un futuro ben più grave dell’attuale. Che sia un piano per svenderla? O solamente una incapace e miope gestione che viene denunciata nei verbali della società da più di 2 anni?