Un Po di Edo: in centinaia a bordo fiume, rock e beneficenza
I primi bilanci del festival il memoria del giovane chitarrista scomparso
CASALE – Grande cornice di pubblico, con diverse centinaia di persone e tanti giovani sabato all’imbarcadero di Casale per la seconda edizione di Un Po di Edo, il festival di musica e arte ideato in memoria del giovane chitarrista Edoardo Bornia, scomparso due anni fa. L’evento, che permette all’associazione Ubi tu Gaius, ibi ego Gaia di erogare borse di studio per giovani talenti musicali del territorio, ha visto esibirsi Roundabout, Still Raining e War Machine, oltre all’artista Piergiorgio Panelli.
Grande soddisfazione per Gimmi Bornia, padre di Edoardo e presidente dell’associazione, che ha già anticipato la volontà di proseguire nell’organizzazione dell’edizione 2025 dell’evento.
«Volevamo organizzare una grande festa e ci siamo riusciti, nel nome di Edoardo» spiega. Numerose le offerte ricevute, ma altre stanno ancora arrivando in queste ore.
Anche quest’anno l’associazione ha garantito che riuscirà ad erogare borse di studio.