Affaire Energica. Manuela Guaschino: «Gravissimi sospetti»
La candidata di Libertà definisce «Una scelta di grave irresponsabilità» il non rinviare la consultazione elettorale
CASALE – La querelle legata alle sponsorizzazioni di Energica si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo l’annuncio di un esposto da parte della coalizione Casale, Davvero, questa volta gli strali arrivano dalla lista Libertà, con la candidata sindaco Manuela Guaschino.
«La vicenda delle sponsorizzazioni elargite dalla società partecipata Energica, volute dal presidente Secco durante il cda del 10 maggio 2024, pare ben lontana dal chiarirsi. Nel corso del confronto tra candidati sindaci svoltovi il 29 maggio presso il Salone Tartara, quando il verbale del cda non era ancora stato reso pubblico, ho chiesto espressamente che la notizia che stava animando il gossip cittadino venisse smentita oppure che, qualora rispondesse al vero, il presidente Secco fornisse le necessarie spiegazioni in ordine alla condotta di un candidato (tale egli infatti era formalmente alla data del 10 maggio) che aveva “imposto” ingenti erogazioni di denaro a fronte di domande non all’ordine del giorno, non ancora lavorate dagli uffici e contro il parere del direttore amministrativo che ne evidenziava l’anti-economicità. La successiva pubblicazione del verbale confermava l’esattezza della notizia, ma le spiegazioni non sono arrivate» commenta Guaschino.
«Infatti, le affermazioni del presidente Secco, anziché chiarire, apportano ancora più confusione, essendo contraddittorie con il testo letterale del verbale, posto che secondo la sua versione si sarebbe trattato di domande tempestive e già elaborate, quando invece il verbale dice altro! – continua Guaschino – Nella risposta del presidente Secco, anche la sussistenza o meno del conflitto di interessi non viene sviscerata, poiché nulla viene chiarito in ordine all’appartenenza alla medesima coalizione di chi ha voluto le erogazioni e di chi dirige i soggetti beneficiari, e tutto questo nel corso della campagna elettorale! Da ultimo, non poco stupore hanno suscitato post pubblicati sui social dal medesimo presidente Secco, il quale nega che alla data del 10 maggio la sua candidatura fosse già formalizzata, quando invece è pacifico che quella sia stata la data di presentazione delle liste all’ufficio elettorale del Comune. Quale significato assume la negazione di un fatto incontestabile? Tutta la faccenda è veramente poco decifrabile. In queste condizioni, non possiamo che prendere atto dei gravissimi sospetti che stanno infiammando il dibattito politico cittadino e ribadiamo – anche alla luce delle pesanti azioni giudiziarie che si stanno prospettando – che andare adesso al voto, anziché rinviarlo in attesa di maggiore chiarezza e serenità, è una scelta di grave irresponsabilità».