Cabrino (Libertà): «Via la spesa sanitaria dai vincoli Ue»
Le parole del candidato monferrino, esponente di Grande Nord
CASALE – Gigi Cabrino, candidato per Libertà alla prossime elezioni regionali, a sostegno di Alberto Costanzo, interviene sui temi della sanità.
Di seguito il suo intervento, in forma integrale.
La sanità e le lunghe liste di attesa sono state al centro di questa campagna elettorale.
Il governo ha annunciato un decreto sull’abbattimento delle liste d’attesa, a pochi giorni dalle elezioni e senza i relativi finanziamenti, mossa che sa tanto di spot elettorale.
Come Grande Nord abbiamo aderito convintamente alla coalizione Libertà ed abbiamo insistito in queste settimane di campagna elettorale sul vero limite per la nostra sanità; non la mancanza di fondi ma l’impossibilità di spendere le risorse necessarie ad avere un sistema sanitario dignitoso.
Le spese per la sanità rientrano tra quelle prese in considerazione per i parametri europei del patto di stabilità recentemente rinegoziato.
Occorre togliere la spesa sanitaria dai vincoli UE, come avviene per la spesa per armi da guerra , tanto per dirne una.
La sanità è più importante dell’industria bellica, su questo non credo che ci sia granché da dibattere.
Togliamo le risorse spese per la sanità dal patto di stabilità UE e, quindi, dai computi su debito e deficit come avviene per le armi da guerra; solo in questo modo la sanità pubblica potrà tornare ad offrire servizi in tempi accettabili.
Dell’attuale situazione trae giovamento solo la sanità privata -spesso all’interno delle medesime strutture pubbliche – a cui ricorre , se può permetterselo, chi non vuole attendere un anno e mezzo per un esame.
Altre soluzioni, al di là delle misure studiate per comparire sui media una volta in più, non sono all’orizzonte.