Casale ci Siamo! Serata per i diritti delle persone con disabilità
L'incontro martedì scorso al Tartara
CASALE – Martedì 4 giugno al Salone Tartara la lista Casale ci Siamo! della Coalizione Casale, Davvero che sostiene Riccardo Calvo come sindaco di Casale ha organizzato un incontro sui diritti delle Persone con Disabilità.
Spiegano i promotori.
Il professor Paolo Heritier – docente ordinario di Filosofia del Diritto, UNI UPO e membro della Clinica legale della disabilità e della vulnerabilità, UNI TO – e l’avvocato Martina Violante – dottoranda in Diritto e Istituzioni, UNI TO e Università di Turku (Finlandia), Facoltà di Diritto – hanno trattato gli aspetti più tecnici relativi ai principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006, ratificata in Italia con la Legge 18 nel 2009, e raccontato il decreto attuativo 62 della Legge Delega 227/2021, approvato un mese fa, che norma, tra l’altro, le modalità di attuazione del Progetto di Vita individualizzato e partecipato. L’attenzione si è concentrata sui principi, definiti nella Convenzione e ripresi nel Decreto 62, di uguaglianza di tutti i cittadini e pieno esercizio delle libertà e dei diritti civili e sociali nei contesti di vita liberamente scelti evidenziando, di conseguenza, il diritto all’autodeterminazione e alla partecipazione.
La ‘partecipazione’, è stato sottolineato, è uno dei valori maggiormente promossi durante la campagna elettorale che ha dedicato molto spazio all’ascolto dei cittadini, come è accaduto ad esempio durante gli incontri nei quartieri. In linea con la proposta di ricostituire i comitati di quartiere si è parlato della costituzione della Consulta comunale per la promozione dei Diritti delle Persone con disabilità e per l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, tenendo conto che la disabilità non afferisce ad un ambito specifico delle politiche sociali ma è una chiave di lettura che, in modo trasversale, coinvolge tutti i temi della politica: la viabilità, l’urbanistica, la residenzialità, l’istruzione, l’integrazione lavorativa, la cultura e il tempo libero.
Il Progetto di Vita non può essere esclusivamente il prodotto di un investimento monetario. È stato evidenziato il ruolo determinante della società e sono state avanzate alcune delle proposte della lista “Casale, ci siamo” che avrebbero una ricaduta positiva su tutti i cittadini:
- esperienze di Banca del tempo, i cui ingredienti sono socialità, reciprocità, solidarietà e gratuità, e il cui scopo è creare uno scambio circolare e gratuito di saperi e servizi;
- coordinamento di uno sportello diffuso di consulenza e accompagnamento alla fruizione dei Servizi a favore di coloro che necessitano di supporti. È stata sottolineata la difficoltà di molte persone con disabilità ad accedere a percorsi di prevenzione e di cura;
- nell’ambito dei temi relativi all’accessibilità e alla rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, è stata avanzata la possibilità di promuovere, su richiesta degli interessati e in rete con le istituzioni pubbliche e private del territorio, progetti virtuosi di co-housing e di Vita Indipendente per le fasce deboli della popolazione
Come già accennato, un’altra volontà condivisa anche al termine del dibattito, e che favorisce la partecipazione attiva della cittadinanza al dibattito pubblico e a decisioni corali, è la promozione di eventi di informazione (tavole rotonde, convegni) che consentano di conoscere, approfondire e fare proprie idee e esperienze attive in altri territori.
Hanno condotto l’incontro, anche tramite la narrazione di esperienze personali: Francesco Soffiantino e Silvia Ottone (Casale, ci siamo), Emanuele Di Maio (Casale per i giovani), Monica Simioni (Casale cuore del Monferrato), Max Biglia (PD) e Riccardo Calvo.
La serata si è conclusa con un sincero “arrivederci” !