Casale, Emanuele Capra e i piani del (quasi) nuovo sindaco
Manca l'ufficialità ma la strada è tracciata: le prime parole di quello che tra poche ore sarà il primo cittadino
CASALE – Non vuole che lo si chiami ancora sindaco, anche se persino la scaramanzia sembrerebbe dover lasciare spazio alla certezza, per un’affermazione senza precedenti e, probabilmente, difficilmente eguagliabile: Emanuele Capra, tra qualche ora diventerà anche ufficialmente sindaco di Casale Monferrato, e nel locale che il centrodestra casalese ha scelto come campo base, spiega già di cosa gli piacerebbe realizzare nei prossimi 5 anni da primo cittadino.
Le prime parole da (quasi) sindaco di Capra
La coalizione di Centrosinistra ‘Casale, davvero’ con una dichiarazione rilasciata poco dopo l’inizio dello spoglio, ha di fatto ammesso la sconfitta confermando in pieno i pronostici a favore del vicesindaco uscente, che con tutta certezza supererà le percentuali ‘bulgare’ raggiunte 5 anni fa da Federico Riboldi.
Partiti da lontano
Al netto di un astensionismo che non può non far riflettere la classe politica in toto, il trionfo del Centrodestra e di Capra ha radici piantate quasi 15 anni fa: «Non so se questa sia stata la vera differenza tra le due compagini – spiega Capra – ma posso dire che è stato di sicuro il valore aggiunto. Credo che la differenza l’abbia fatta l’aver dimostrato di saper fare, in una campagna elettorale che ha visto gli avversari puntare più sul discredito che sui contenuti».
Astensionismo mon amour
A Casale ha votato il 61% degli aventi diritto: al netto di qualunque interpretazione si possa dare, questo è un dato effettivo. Scarsa fiducia nell’attuale classe politica? Capra dà il suo punto di vista: «Non credo necessariamente che l’astensionismo sia per forza da interpretare come disaffezione nei confronti della politica, può anche darsi che nella percezione delle persone le cose siano andate talmente bene che non si avverte più la necessità di un voto ‘di protesta’. L’importante, da parte nostra, sarà non trincerarsi dietro a questo risultato e continuare a crescere».
Il sogno del cassetto
È lecito chiedere a quello che da domani sarà il nuovo sindaco di Casale Monferrato quali sono i progetti futuri, ma anche i sogni nel cassetto: «Due in particolare. Il primo è realizzare un museo della lotta all’amianto nella palazzina di fronte al Parco Eternot. Ho già evidenziato la questione durante la visita della Commissione parlamentare e del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin: i fondi Eternit possono intervenire solo sulla bonifica di un edificio ma non sulla sua ristrutturazione. Il secondo sarebbe l’acquisizione dello stabile dell’ex Ibl e la conseguente rivalorizzazione».
La squadra
Sulla squadra, a suo dire, l’unica cosa certa è che Luca Novelli sarà il vice, rappresentando il partito che guiderà la coalizione: Fratelli d’Italia. Il paradosso potrebbe essere rappresentato dalla Lega, 5 anni fa forza trainante che oggi rischia di essere fanalino di coda del centrodestra pur esibendo il sindaco che, contando anche il ‘risultatone’ della civica Difesa e Ripresa, potrebbe trovarsi ad avere tra le mani una bella patata bollente: «Non credo ci saranno problemi come non ci sono stati in questi 5 anni, conosco i miei compagni di viaggio, lavoreremo tutti insieme senza problemi».