Rissa alla Camera. Donno (M5S) punta il dito anche contro Amich
Discussione scoppiata a Montecitorio nel corso del confronto sull'Autonomia differenziata. L'onorevole pentastellato ha parlato in diretta a La7
ROMA – Rissa a Montecitorio durante la discussione dell’Autonomia differenziata.
Un deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, che stava cercando di dare una bandiera tricolore al ministro Calderoli, è stato colpito ed è caduto a terra.
Secondo Enrico Mentana, che ha letto in diretta al Tg de La7 un’agenzia appena arrivata, Donno ha dichiarato: «Ho ricevuto calci e pugni da Iezzi, Candiani, Cangiano, Amich (parlamentare alessandrino di Fdi, ndr) e Mollicone. I colpi allo sterno mi hanno tolto il fiato. Sono crollato, faticavo a respirare. Ho avuto paura. Mi hanno dovuto fare sette o otto volte l’elettrocardiogramma».
La rissa e le immagini
Nel frattempo, la Presidenza della Camera ha annunciato indagini per verificare cosa sarebbe successo.
Dalle immagini che provengono da Montecitorio, si vedono i parlamentari Enzo Amich (Fdi) e Riccardo Molinari (capogruppo della Lega), a ridosso del parapiglia che si è scatenato davanti ai banchi del Governo.
Amich: “Donno confuso dal parapiglia”
Enzo Amich, dal canto suo, nega tutto: “Quando ho visto Donno scendere e dirigersi verso il ministro e dopo aver visto nascerne un parapiglia, mi sono avvicinato, ma erano già intervenuti i commessi. Non ho dato nessun calcio e nessun pugno. Non ho visto nulla di tutto ciò e non ho visto nulla di tutto ciò nemmeno dalle immagini delle registrazioni interne. Pensare che quattro persone possano aggredirne un’altra dentro all’aula è assurdo”.
Perché Donno ha fatto, dunque, il suo nome? “Credo che Donno sia rimasto confuso dal parapiglia, tutto qui”.
Santoro contro Molinari
Sempre a La7, ma ospite di Lilli Gruber, Michele Santoro ha evidenziato che “la cosa più grave sono le dichiarazioni del capogruppo leghista, Riccardo Molinari, che ha minimizzato il tutto a ‘dinamiche parlamentari‘”.
La nota del Pd di Casale
Un commento anche da Cesare Chiesa del Pd di Casale: “Il nostro onorevole, fallito il tentativo di approdare in Europa, si scatena in Parlamento a Roma in modo indecoroso. E non in un giorno qualsiasi, ma nei giorni in cui si commemora l’omicidio Matteotti”.
”Possiamo dire – aggiunge – che era meglio se proseguiva ad offrire pasticcini ai vari seggi casalesi, come è avvenuto nello scorso fine settimana elettorale in città…”.