Riboldi è assessore regionale, il commento di Casale Davvero
«Le facciamo i nostri più sentiti auguri ed esprimiamo la convinzione che potrà fare meglio del suo predecessore»
CASALE – La prima reazione “monferrina” alla notizia che l’ex sindaco di Casale Federico Riboldi è stato nominato assessore alla sanità della Regione Piemonte, arriva dal centrosinistra.
La firma il “Gruppo Sanità” della coalizione Casale Davvero, che alle ultime elezioni comunali sosteneva la candidatura di Riccardo Calvo: Enrico Bruschi, Ernesto Berra, Mario Botta, Giovanni Calabrese, Riccardo Calvo, Giorgio Guidotti, Franco Soffiantino, Annamaria Villata.
Di seguito in forma integrale.
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Spett. Federico Riboldi,
abbiamo appreso la notizia del rilevante ed impegnativo incarico attribuitoLe quale Assessore regionale alla Sanità.
Le facciamo i nostri più sentiti auguri ed esprimiamo la convinzione che potrà fare meglio del suo predecessore.
In particolare, per quanto riguarda il nostro territorio, nel ripristinare i tanti servizi di base di cui il nostro Ospedale è stato spogliato durante la sua Amministrazione: Psichiatria, Neurologia, Urologia, Anatomia Patologica, ORL; con la prospettiva di perdere a breve la Traumatologia, il cui Direttore, insieme ad alcuni validi collaboratori, è in procinto di prendere servizio all’ospedale di Alessandria.
Abbiamo altresì appreso che la Chirurgia, reparto di fondamentale importanza e di ottima funzionalità, con l’attribuzione del primariato al dr. Silvestri, può finalmente avere una rassicurante prospettiva di stabilità; ci attendiamo analoga soluzione per un altro ottimo reparto del Santo Spirito, l’Oculistica. Ma bravi chirurghi non sono sufficienti a dare adeguate risposte ai bisogni della popolazione, a partire dalle patologie più diffuse e apparentemente banali, spesso non urgenti ma neppure procrastinabili a lungo, senza il necessario personale di supporto. A cominciare dagli anestesisti, senza i quali non si fa alcun intervento, infermieri di Sala, ferristi, OSS, sempre più carenti.
Anche la Medicina Territoriale, da sempre fiore all’occhiello del nostro territorio, unitamente a realtà parallele quali l’Hospice e il neonato Centro Alzheimer, vive una situazione di crescente difficoltà a causa di pensionamenti non sostituiti e obsolescenza dei mezzi a disposizione.
Così come la progressiva riduzione dell’integrazione rette da parte del Comune crea difficoltà alle famiglie degli anziani non autosufficienti.
Ricordiamo che la Sanità è stata, prima di essere svuotata, la principale azienda casalese, richiamo per tanti professionisti qualificati che sono giunti da fuori a rafforzare il nostro tessuto sociale.
Ovviamente il compito che attende l’assessore alla Sanità va ben oltre i confini del nostro territorio, a cominciare dalla indispensabile stesura di un Piano Sanitario Regionale che sostituisca quello obsoleto della Giunta Chiamparino, predisposto nel contesto estremamente critico di un pesante Piano di Rientro imposto dal Governo, a seguito degli sperperi della precedente Giunta Cota. Il nuovo piano dovrà partire da un robusto programma di prevenzione, primaria e secondaria, riorganizzare la medicina di base, tenendo conto dei nuovi presidi previsti dal PNRR, razionalizzare la rete ospedaliera, abbandonando, per i nuovi ospedali, il concetto campanilistico di ospedale cittadino.
Ci attendiamo quindi, Assessore, che, rinfrancato dallo straordinario risultato elettorale, dimentichi i toni della Campagna elettorale e si dedichi con tutte le Sue forze a ricostruire un Sistema Sanitario Regionale pubblico universalistico, che dia risposte efficaci a tutti gli individui, come recita l’art. 32 della nostra preziosa Costituzione, ascoltando, al di là delle bandiere partitiche, chi alla valorizzazione della sanità pubblica e della salute dei cittadini ha dedicato la vita.
Per quanto riguarda il nostro territorio potrà contare sull’esperienza di un gruppo di professionisti della Sanità che, mentre altri facevano campagna elettorale, si ritrovavano a cercare le proposte più idonee alla tutela del benessere dei nostri concittadini.
Pienamente disponibili per ricostruire una Sanità decorosa per il nostro territorio e per aiutarla a svolgere al meglio il Suo compito, tanto gravoso quanto esaltante.