La festa per i volontari all’Ospitalità Cdr di Casale
Un pomeriggio di allegria lo scorso 28 giugno
CASALE – Venerdì 28 giugno nel cortile antico di Ospitalità CDR Casale è stata organizzata una festa in onore dei volontari che abitualmente e continuativamente donano un servizio a favore degli ospiti della struttura; sono i volontari, che, specificamente formati al compito, offrono tempo, energia, sorrisi, gesti di affetto, compagnia, allegria agli ospiti dei nuclei, della Residenza Giumelli, del Centro Diurno Mnemosine, rendendo possibile un “avere cura” della persona fragile per malattia ed età in modo più completo e ricco.
I volontari infatti affiancano gli operatori e il personale sanitario e assistenziale in modo dinamico e sinergico, vivacizzando le attività ludiche, completando gesti di attenzione nei bisogni quotidiani degli ospiti, portando sollievo e una buona parola ai familiari.
La maggior parte dei volontari in servizio presso la struttura appartengono alle associazioni Vitas-Il Giardino di Cicci e Avo, e sono presenti quotidianamente, con un impegno notevole e dalle molteplici attività; ad essi si aggiungono altri volontari coinvolti in aspetti più ricreativi (musica, letture, racconti).
Tutti sono stati ringraziati dalla presidente di Ospitalità CDR Casale Alessandra Balestriero, che ha fortemente voluto la celebrazione della giornata. Nel suo discorso ha auspicato che si tratti della prima di una serie di feste di ringraziamento, un appuntamento da ripetersi in edizione illimitata.
Nelle sue parole rivolte ai volontari, la presidente Balestriero ha sottolineato il valore della gratuità e dell’impegno dei volontari, senza i quali «molte delle attività che si fanno in Ospitalità CDR e in generale in Italia, non sarebbero possibili», definendo il volontariato come una forza motore fondamentale in molte realtà.
Ha poi raccontato come è nata l’idea di questa festa, dai tratti semplici ma guidati dal cuore, per dire un immenso grazie alle persone e alle realtà associative per tutto l’impegno profuso con amore e dedizione; ha inoltre ricordato e ringraziato altre due realtà di volontariato ovvero Pulmino Amico, i cui appartenenti sono sempre disponibili per le trasferte fuori sede, come la gita a Crea e la Festa del Vino, e i volontari dell’Infopoint di Mnemosine.
Con una nota di personale commozione, ha condiviso con i volontari e i presenti, la sua esperienza di mamma di un ragazzo, Filippo, da pochi giorni partito per una attività di volontariato in Mato Grosso. Anche la responsabilità di amministratore di una azienda pubblica di servizi alla persona, quale è Ospitalità CDR, scaturisce da una forma di volontariato civile.
La presidente ha poi spiegato il simbolo che è stato consegnato a tutti i volontari, consistente una matita con inserita una capsula contenente dei semi e accompagnata da un biglietto con una frase di Madre Teresa: “Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.
Come la matita traccia segni grafici, così i volontari tracciano segni di amore e di dedizione (con la battuta che la matita serve anche per segnare i turni di servizio); quando non serve più o è stata usata, si può piantare nella terra per far fiorire i semi in essa contenuti, come i volontari che fanno fiorire gesti di dedizione e di amore.
A tutti è stata consegnata la matita simbolo e il pomeriggio è trascorso con la merenda in allegria e musica, grazie alla performance musicale di Mario Saldì , artista amatissimo dalle ospiti (e non solo) e operatore sanitario della struttura.