Casale: carenza di personale assistenziale? C’è l’interrogazione
I consiglieri di Casale, Davvero chiedono misure urgenti
CASALE – I consiglieri comunali della Coalizione “Casale, davvero!” hanno presentato un’interrogazione urgente riguardante la grave carenza di personale assistenziale nelle strutture locali.
Richiesta di Corso OSS
I consiglieri Ramona Bruno, Enrico Bruschi, Riccardo Calvo, Giovanni Crisafulli, Maria Fiore, Alice Russo, Luca Servato e Francesco Soffiantino hanno richiesto con urgenza la promozione di un corso Oss (Operatore Socio Sanitario) presso il locale For.Al, in collaborazione con i servizi socio-assistenziali, come avveniva fino allo scorso anno. «E tutto ciò per cercare di dare almeno in minima parte soluzione alla gravissima problematica relativa all’assenza di personale assistenziale, non solo nelle locali strutture protette monferrine, ma anche in ambito ospedaliero».
Disaccordo Sulla Situazione
Nonostante nel primo consiglio comunale del 3 luglio scorso, importanti esponenti del centrodestra casalese abbiano negato la carenza di personale, i consiglieri di minoranza sottolineano che queste rassicurazioni non si armonizzano con la situazione emergenziale, soprattutto durante i periodi feriali e la migrazione di molte Oss verso le strutture ospedaliere. «Malgrado, infatti, sia stata convintamente negata tale carenza nel primo consiglio comunale svoltosi il 3 luglio scorso da importanti esponenti del centrodestra casalese e da più parti nell’Amministrazione si sottolineino elementi di tranquillizzazione, tali notizie poco si armonizzano con la dimensione emergenziale soprattutto nel tempo feriale e alla fuga di molte OSS in direzione delle strutture ospedaliere».
Richiesta di Risposta Scritta
I consiglieri ritengono che «si tratta di una realtà davvero urgente e improcrastinabile» e chiedono che la risposta all’istanza venga data in forma scritta. Inoltre, sollecitano una riprogettazione delle modalità di formazione del personale assistenziale ed infermieristico per tutto il territorio. «Riteniamo che una risposta alla nostra istanza debba essere data in forma scritta e che debbano essere riprogettate per il futuro anche le modalità di formazione del personale assistenziale ed infermieristico di tutto il territorio».