L’assessore Lena risponde alle critiche del Pd
«Stupore e rassegnazione», i dem accusati di mistificazione
CASALE – In risposta alle dichiarazioni del circolo casalese del Pd, l’assessore Vincenzo Lena, ha espresso il suo sconcerto per le accuse rivoltegli durante l’ultimo consiglio comunale del 29 luglio. Lena ha definito tali accuse come parte di una crescente campagna denigratoria da parte della minoranza, volta a screditare gli esponenti della maggioranza.
Lena ha dichiarato: «Ho letto, infatti, con un misto di stupore e rassegnazione, la nota del circolo cittadino del Pd, in merito allo svolgimento del consiglio comunale del 29 luglio scorso». Ha inoltre sottolineato come la minoranza starebbe distorcendo i fatti, accusandolo ingiustamente di non aver risposto alle loro domande sul bilancio comunale.
Lena ha rimarcato che la minoranza, nella sua opera di presunta mistificazione, sarebbe arrivata a stravolgere il racconto della seduta consiliare. «Stupore perché non credevo che la minoranza, nella propria opera di mistificazione della realtà, arrivasse finanche a stravolgere il racconto della seduta consiliare, accusandomi, addirittura, di non aver risposto alle loro domande».
L’assessore ha espresso rassegnazione per la pochezza delle idee politiche della minoranza, evidenziando la loro “atavica allergia al confronto diretto“. Ha ricordato un episodio recente in cui una consigliera di maggioranza assente è stata accusata di essere inadatta al proprio ruolo, mentre ora lui stesso viene additato come incompetente. Lena ha sottolineato: «Il tutto senza dare, né al sottoscritto né alla consigliera in questione, la possibilità di replicare in diretta e, pertanto, rifuggendo nuovamente al confronto».
L’assessore Lena ha invitato tutti a rivedere la seduta consiliare sul canale YouTube del comune per farsi un’idea precisa di chi sia competente. Ha concluso affermando: «Invito pertanto – chi ne avesse voglia e volesse farsi una propria idea – a rivedere la seduta consiliare in questione e valutare, senza filtri, chi è competente e chi no, chi è capace e chi no».
Lena ha infine criticato la campagna denigratoria della minoranza, affermando che essa qualifica solo chi la promuove: «La loro campagna denigratoria li qualifica: incapaci vedono incapacità dove non esiste. Così facendo lavorano solo per esaltarsi senza pensare al bene della città».