Se la rinascita di Popolo può passare dal calcio (al di là del verde)
Nella frazione di Casale il centro sportivo gode di nuova linfa: presto anche una squadra che ne porta il nome
CASALE POPOLO – La rivalorizzazione di una frazione non passa solo ma anche dalla rinascita del suo centro sportivo. Fino a un anno fa quello di Casale Popolo sembrava destinato a un incontenibile degrado. A 12 mesi di distanza, grazie a un gruppo di giovani volontari, ha ripreso a vivere sia nel suo bar (la vecchia “Sportiva” che oggi si chiama “Dal Cuore”) che sui campi di calcio calcati da giovani calciatori.
Karaoke e pinse
La musica è tornata a risuonare per le vie della frazione di Casale Monferrato e non è solo un modo di dire: il venerdì sera il karaoke riscuote grande successo e le voci dei partecipanti rimbombano nel paese. Così come – evidentemente – anche le pinse sono molto apprezzate se gustate con accompagnamento musicale.
Una squadra, 15 anni dopo
L’attività sportiva del fu Us Popolo Calcio venne interrotta nel 2009: nel mezzo tante società del territorio si sono “appoggiate” all’impianto intitolato al capitano nerostellato Umberto Caligaris, su tutte le giovanili Casale Calcio e Stay O’ Party.
Da qualche mese è stata l’attività giovanile del Duomo Calcio a riportare il tintinnio dei tacchetti sui pavimenti degli spogliatoi popolesi. E tra qualche settimana, ai nastri di partenza della stagione 2024/2025, si presenterà la più succosa delle novità.
Alla formazione Under 19 (ex Juniores) della neonata Popolo Club spetterà l’onere di riportare sul campo da calcio di Popolo una squadra che porta il nome del paese dopo 15 anni di un digiuno che sembrava destinato a essere perenne.
Oltre i colori (e il colore)
L’annuncio sui social da parte degli ideatori ha generato grande entusiasmo tra i popolesi che hanno però levato gli scudi di fronte al logo del futuro Popolo Club, dove il canonico oltre che storico bianco – verde è stato sostituito dal bianco – azzurro.
Una scelta – crediamo – fatta in buona fede: parlare di errore è probabilmente esagerato. Legittime le rimostranze di chi nella squadra di paese ci è cresciuto e l’ha visto sparire, per certi versi anche condivisibili. Ma rivedere un Popolo nel 2024 su un campo da calcio è già una vittoria.
Lo sforzo di chi prova comunque a fare calcio in un panorama dilettantistico come quello attuale, è encomiabile. E va apprezzato e sostenuto. Sia nell’impegno concreto che nella rievocazione della storia calcistica popolese. Anche oltre i colori e, in questo caso, il colore.