Ambulanze senza medici in Piemonte: le preoccupazioni della Garante
La Garante degli Anziani di Alessandria esprime preoccupazione per la scelta della Regione Piemonte di demedicalizzare le ambulanze, sottolineando i rischi per le fasce più fragili
ALESSANDRIA – La recente decisione della Regione Piemonte di operare con ambulanze prive di medici, equipaggiate solo con infermieri specializzati e supportate da un algoritmo, ha suscitato perplessità in diverse aree del territorio. Tra le voci critiche si aggiunge quella della Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, Paola Ferrari, che ha espresso seria preoccupazione per le possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini più vulnerabili.
La preoccupazione della Garante degli Anziani
Ferrari ha definito la decisione «penalizzante e pericolosa», soprattutto per la salute delle fasce più fragili della popolazione, in particolare gli anziani, che spesso soffrono di più patologie contemporaneamente. Nonostante abbia riconosciuto il valore e la professionalità degli infermieri, la Garante ha evidenziato l’importanza della presenza medica a bordo delle ambulanze, ritenendo che la sola assistenza infermieristica, per quanto qualificata, non sia sufficiente a garantire il miglior trattamento possibile in situazioni di emergenza.
Un appello alla politica per una sanità programmata
L’intervento della Garante è anche un monito alla politica, affinché affronti le criticità del sistema sanitario con una programmazione ragionata e condivisa. «L’emergenza Covid ha scoperchiato il vaso delle difficoltà della sanità, che non può reggersi solo sul concetto di emergenza, ma deve beneficiare di una programmazione ragionata e mediata con tutti i portatori d’interesse», ha sottolineato Ferrari, aggiungendo che le soluzioni devono essere ponderate e non ridursi a semplici slogan.