Il maltempo non ferma il successo di Monfrà Jazz Fest 24
Si è recentemente conclusa la sei giorni on the Unesco road del festival, che tornerà a settembre
MONFERRATO – Gli appuntamenti agostani del Monfrà Jazz Fest sono stati all’insegna della scoperta e dell’esaltazione dell’acqua in tutte le sue forme.
Complice anche il meteo inclemente che però non ha scalfito la riuscita della sei giorni on the Unesco road del festival. La soddisfazione ulteriore è stata la partecipazione agli eventi non solo da parte dei locali, ma anche di tanti turisti italiani e stranieri, a riconferma del fatto che il Monferrato si sta affermando sempre di più come meta di vacanza per le sue attrattive naturalistiche, artistiche ed enogastronomiche.
Il viaggio sull’acqua è iniziato martedì 13 agosto a Cantavenna di Gabiano fin dal pomeriggio, con la visita guidata a cura del Parco del Po Piemontese del Bosco Vetusto. Il primo concerto cartolina della sessione, con la collaborazione di Puglia Sound, si è tenuto come previsto al Belvedere di San Luigi con il panorama sul fiume Po, con il duo Sabatino Abbracciante e il loro “Melodico” che ha fatto rivivere grandi classici della musica italiana, fra cui Noi due e Brava, intramontabili successi di Mina.
Monfrà Jazz, che calendario
Il giorno successivo il festival è stato a Camino dove dopo la visita del castello e del borgo non tutto il pubblico presente è riuscito a entrare nella chiesa di San Lorenzo per ascoltare la voce di Sabrina Viale Oggero accompagnata dall’hammond di Alberto Marsico.
Buona partecipazione anche per l’evento di Ferragosto a Frassineto Po, con la visita al Centro di Interpretazione del paesaggio del Po e del centro storico dove, a Palazzo Mossi, si è esibito il duo Lorenzo Simoni al sax e Iacopo Teolis alla tromba.
Nel primo giorno del weekend, venerdì 16, la serata a Gabiano ha regalato al pubblico dal Belvedere di Piazza Europa un concerto cartolina suggestivo, con “Amarcord” dei Grooving birds 4et. Il gruppo è composto da Marika Pontegavelli alla voce e piano, Matteo Pontegavelli alla tromba e flicorno, Francesco Zaccanti al contrabbasso e Riccardo Cocetti alla batteria.
Sabato 17 agosto il festival è tornato per il terzo anno consecutivo a Piancerreto di Cerrina, alla casa museo di Armand Gattì, dove alle 17 si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Il cane del poeta- La parola cane abbaia?”. Purtroppo l’acquazzone ha poi impedito lo svolgersi del concerto nel Parco della casa di Gatti, ripiegando su una location al coperto. Si sono esibiti Eugenia Canale al piano elettrico e Riccardo Fioravanti alla baritone guitar con i loro “Electric dialogs”.
Domenica 18, giornata conclusiva della seconda sessione di Monfrà Jazz Fest, non ha permesso lo svolgersi degli eventi all’aperto a causa del temporale, ma questo nuovo cambio di location ha rappresentato pienamente il tema della giornata musicale, dal titolo Trasformazioni, il progetto nazionale di I-Jazz, l’associazione nazionale del Festival Jazz e MIC (Ministero della Cultura), organizzato in occasione dei cento anni dalla morte di Franz Kafka una serie di appuntamenti, tra cui quello del Monfrà Jazz Fest alla Grangia di Pobietto a Morano sul Po con il progetto FLOW di Canale Spinello 4et.
Ora il festival fa una piccola pausa ma l’invito a suonare, giocare ed essere sé stessi ritornerà a breve, per l’esattezza nelle giornate del 6, 7 e 8 settembre. Maggiori informazioni su www.monjazzfest.it.