Monfrà Jazz Fest, il 6 settembre focus letterario su Jeanne Lee
A Ozzano la presentazione del volume di Gabriele Guglielmi dedicato alla poliedrica artista
OZZANO – Venerdì 6 settembre alle 21, per Monfrà Jazz Fest, si terrà la presentazione del libro di Gabriele Guglielmi “Il canto della fenice. Il libero jazz di Jeanne Lee”. Appuntamento con la rassegna Book in Jazz presso la nuova sala di degustazione dell’Azienda Agricola Beccaria di Ozzano.
La partecipazione è gratuita, prenotazione consigliata (tel 0142 487321). Al termine dell’incontro degustazione di grignolino. Per ulteriori informazioni www.monjazzfest.it.
L’autore
L’autore è cantante, esperto in vocologia artistica, didatta e direttore corale. La pubblicazione è diventata il naturale proseguo dell’omonimo spettacolo presentato da Gabriele Gugliemi nella scorsa edizione del festival, con la ricostruzione della storia artistica e umana di Jeanne Lee (1939-2000), una donna poliedrica, raffinata e anticonformista che, in vita, non sempre ebbe il meritato riconoscimento.
Chi era Jeanne Lee
Jeanne Lee (1939-2000) è stata cantante, poetessa, danzatrice, compositrice, improvvisatrice ed educatrice statunitense. Un’artista multidisciplinare con una carriera quarantennale e più di 40 album registrati. Molto difficile etichettarla, perché la sua storia, divisa fra gli Stati Uniti e l’Europa, abbraccia non solo gli sviluppi del jazz d’avanguardia dell’epoca, il cosiddetto free jazz, ma anche quelli della musica di ricerca extrajazzistica (collaborò con il compositore John Cage) e fu vicina ai movimenti artistici degli anni ’60, la poesia sonora e Fluxus, senza farle dimenticare le radici blues e afroamericane che portarono alcuni giornali dell’epoca a considerarla erede di Billie Holiday.
ll testo di Guglielmi cerca di inserire la parabola di questa donna e artista in un orizzonte più ampio di quello della sola storia del jazz, evidenziando i rapporti con le altre discipline e mettendo in luce l’importanza dello strumento voce nell’ambito delle avanguardie artistiche del periodo. Arricchiscono il volume le interviste a due dei più noti jazzisti italiani che collaborarono con Jeanne Lee: Paolo Fresu e Enrico Rava. Durante la serata saranno proiettate anche alcune parti dello spettacolo omonimo.