Tre studentesse del Balbo volano a Shanghai con il Summer Camp
L'esperienza unica alla scoperta della Cina, coinvolti 30 studenti da tutta Italia
CASALE – Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, i viaggi di studio in Cina del Balbo sono finalmente ripresi. Dal 10 al 24 luglio, tre studentesse del liceo linguistico di Casale hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica: Sofia Canepa della 3A, Sofia Artuffo della 3Cq e Jasmine Ilie della 4A, vincitrici delle borse di studio erogate dal CLEC (Centre for Language and Cooperation), hanno partecipato al Summer Camp presso l’East China Normal University di Shanghai. Uno scambio reso possibile grazie all’accordo di rete firmato tra l’Istituto Confucio di Torino, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Istituto Superiore Balbo.
Il viaggio ha visto la partecipazione di un gruppo di 30 studenti provenienti dalle scuole che collaborano con l’Istituto Confucio di Torino, accompagnati da quattro docenti italiane di lingua cinese.
Immersione totale nella lingua e cultura cinese
Ogni mattina le studentesse hanno seguito lezioni di lingua cinese, mentre i pomeriggi erano dedicati ad attività culturali. Tra queste, Sofia Artuffo ha trovato particolarmente affascinante il workshop sul Tai Chi, una disciplina che ha avuto modo di provare direttamente. «Provare questo stile di arte marziale tradizionale cinese mi ha affascinato molto. Le mosse che ci hanno insegnato erano divertenti da ricreare, sia singolarmente che a coppie. In Cina, è comune vedere persone praticare Tai Chi nei parchi o per strada» racconta Sofia.
Scoprire la Cina, tra passato e presente
Le studentesse non si sono limitate a esplorare il campus universitario. Sono state organizzate numerose visite fuori dal campus, inclusa un’escursione all’antica città di Suzhou, nota come la Venezia dell’Est. Una delle esperienze più apprezzate da Jasmine Ilie è stata la visita allo Yuyuan Garden, un classico giardino cinese nel cuore di Shanghai. «Visitando il giardino si fa un salto nel passato grazie alla splendida architettura tradizionale. Fuori dal giardino, il Yuyuan Bazaar unisce storia e modernità, e offre scorci stupendi sui palazzi antichi» racconta Jasmine.
Un viaggio che lascia il segno
Oltre all’aspetto culturale e formativo, il Summer Camp ha rappresentato per le studentesse un’occasione per crescere e conoscere nuove persone. Sofia Canepa ha vissuto con intensità le prime emozioni lontana da casa, ma ha trovato un forte sostegno nei nuovi amici. «All’inizio la nostalgia era intensa, ma grazie alle persone che mi sono state vicine non mi sono mai sentita sola. Dopo i primi giorni, tutto è stato in discesa e mi sono goduta ogni momento» racconta Sofia.
Per Sofia Artuffo, questo è stato il primo viaggio da sola in un paese così lontano come la Cina. «Non conoscevo nessuno e all’inizio avevo un po’ di paura, nonostante le rassicurazioni della mia professoressa. Durante il Summer Camp, però, ho conosciuto persone meravigliose e stretto amicizie che spero dureranno nel tempo. Lascio un pezzo di cuore a Shanghai e spero di tornarci un giorno».