Il C.AL.CA.: «Assenza di interventi per la sicurezza idrogeologica»
Il Comitato Alluvionati del Casalese richiama l'attenzione sui mancati finanziamenti e i ritardi nell'affrontare le cause delle alluvioni, chiedendo azioni concrete.
CASALE – Il Comitato Alluvionati del Casalese (C.AL.CA.) lancia un allarme attraverso una nota che richiama alla memoria quanto accaduto nel 2000 e nei giorni scorsi in Romagna, dove l’ennesima alluvione ha devastato il territorio. Il Vicepresidente Massimo De Bernardi, portavoce del comitato, sottolinea come le alluvioni non siano causate solo dal cambiamento climatico, ma anche da «incapacità, incuria e ritardi» nelle opere di prevenzione e manutenzione.
La denuncia del C.AL.CA.
Nella nota si punta il dito contro la mancata destinazione dei fondi del PNRR per la messa in sicurezza idrogeologica, ricordando che i 665 progetti legati alla sicurezza per 1.335.000 persone sono stati definalizzati. «Abbiamo sollecitato più volte la Premier Meloni e i ministri – afferma De Bernardi – ma ad oggi non sappiamo quando e dove queste opere saranno realizzate».
L’urgenza di un Piano Nazionale
Nel luglio 2023, la Premier Meloni aveva promesso un Piano Nazionale di Difesa Idrogeologica da presentare entro il primo semestre del 2024, ma «il Ministro Pichetto Fratin ha recentemente dichiarato che non esiste alcun piano presso il suo Ministero». Secondo il C.AL.CA., è ora di «affrontare seriamente queste problematiche che impattano sulla vita di milioni di persone».
La priorità della sicurezza idrogeologica
Il comitato contesta l’uso dei fondi del PNRR per progetti come la “Rinaturazione del fiume Po”, evidenziando che «la sicurezza idrogeologica deve essere la priorità per tutti». Per il C.AL.CA., occorrono circa 25 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio italiano, una spesa che avrebbe richiesto solo «il 12% dei fondi del PNRR».