Il canguro di Conzano
Il governo australiano sta pensando di bloccare i social media per i minori di 16 anni e pone l'attenzione sulle nuove sfide poste dal digitale alla crescita dei più giovani
L’Australia si è dimostrata ancora una volta all’avanguardia nell’affrontare i problemi derivanti dal mondo digitale: così come alcuni anni fa era stato il primo Paese a determinare un compenso per gli editori le cui notizie fossero lette su Facebook e Google, oggi il Governo di Anthony Albanese è pronto a impedire l’accesso ai social media ai minori di 16 anni.
Per anni si è pensato che i più giovani, per via della familiarità che dimostrano nei confronti della tecnologia, siano più intelligenti delle generazioni precedenti: a distanza di tempo, abbiamo realizzato che forse è il contrario. Sono le interfacce sviluppate da coloro che hanno progettato social network ed instant messenger a risultare più facili da consultare e quindi efficaci nel coinvolgere chi vi sia cresciuto. Il successo presso il pubblico più giovane, soprattutto di fronte alla mancanza di consapevolezza da parte degli adulti o, peggio, ad esempi sbagliati di comportamento, hanno aperto la strada a problemi – dall’ansia dei like al cyberbullismo – che in questi anni hanno riempito le cronache dei giornali. Meta ha risposto al Governo australiano dicendosi disponibile a introdurre nuovi vincoli come la recente disattivazione, per i minorenni, della ricezione delle notifiche fra le 22 e le 6 del mattino.
Le sfide educative dell’Intelligenza Artificiale
Nel frattempo, la tecnologia cambia e ulteriori sfide sono poste alle nuove generazioni dai chatbot basati sull’Intelligenza Artificiale: se il plagio è in ogni caso da contrastare, la possibilità offerta da ChatGPT di corredare lo studio con infinite forme di approfondimento, personalizzazione ed esercitazione fa di questa novità una boa che segna un cambiamento di rotta.
Fino a poco tempo fa, avremmo detto, di fronte alla sterminata abbondanza di informazioni presenti online, che era necessario insegnare a cercarle e a vagliarne la qualità. Oggi, con una tecnologia che risulta così efficace anche in questo, emerge ancora di più il bisogno di imprimere creatività e spirito critico nei confronti delle risposte prodotte dalla AI e per questo di insegnare a unire i puntini fra discipline diverse.
Nella piazza centrale di uno dei paesi della nostra provincia, Conzano, svetta un canguro in ricordo dei tanti italiani che nel passato sono emigrati verso l’Australia: la lungimiranza di quel continente su questo tema sia uno sprone ad affrontare per tempo queste sfide affinché non si ripetano i danni prodotti da un uso non accorto dei social media negli anni passati.