“L’Alpe” di Bistolfi restaurata torna al Museo Civico di Casale
Cultura
22 Gennaio 2025
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Arte

“L’Alpe” di Bistolfi restaurata torna al Museo Civico di Casale

L’opera simbolo della collezione Martelli-Bistolfi sarà presto esposta dopo il restauro finanziato dal Comune

CASALE MONFERRATO – “L’Alpe”, una delle opere più significative di Leonardo Bistolfi, è tornata al Museo Civico di Casale Monferrato al termine di un delicato intervento di restauro curato da Maria Luisa Lucini e realizzato con fondi comunali. L’intervento è stato autorizzato dalla Soprintendenza competente per il territorio.

Un capolavoro simbolico

Realizzata nel 1905, “L’Alpe”, conosciuta anche come “La bellezza liberata dalla materia”, è il bozzetto in gesso del celebre monumento dedicato a Giovanni Segantini e collocato a St. Moritz. L’opera rappresenta un dialogo evocativo tra arte e natura, incarnando il legame indissolubile tra la bellezza della ricerca artistica e il paesaggio alpino, uno dei temi centrali dell’arte di Bistolfi.

L’opera restaurata sarà presto inclusa in un nuovo percorso espositivo del Museo Civico, permettendo ai visitatori di ammirarne nuovamente i dettagli, che il tempo aveva affievolito. Il restauro ha restituito al bozzetto la sua originaria forza espressiva, valorizzando l’intensità della composizione e i tratti distintivi dell’arte bistolfiana.

Le dichiarazioni del Sindaco

«Il restauro de “L’Alpe” rappresenta un nuovo rilevante elemento delle nostre politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della città», ha affermato il Sindaco di Casale Monferrato, Emanuele Capra. «Questo intervento, realizzato interamente con fondi comunali, è una dimostrazione concreta dell’impegno verso un percorso ambizioso, che mira a trasmettere alle future generazioni il valore dell’arte e della storia di Leonardo Bistolfi, figura monferrina di primo piano nel panorama artistico nazionale e internazionale».

Il Comune ha in programma ulteriori restauri su altre opere di Bistolfi, con l’obiettivo di preservarne l’integrità e di garantire una valorizzazione continua, sia per il pubblico che per gli studiosi.

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