Autonomia differenziata, la riflessione di Deambrogio
Il segretario regionale del Prc -Se contro lo stop alla consulta al referendum abrogativo
CASALE – Nuova invettiva del segretario regionale del Prc – Se Alberto Deambrogio sullo stop della Consulta al referendum totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata che, dice, «merita al di là delle considerazioni giuridico-tecniche una valutazione politica”.
«Da quest’ultimo punto di vista a me pare del tutto evidente che la sentenza, venuta dopo una prima che rilevò molti punti di incostituzionalità nella legge, porta ad una sorta di riequilibrio. Se prima il giudizio è stato netto contro gli elementi più estremi del progetto leghista e di centro destra, ora si prova ad aprire una strada per l’autonomia possibile nelle condizioni date, a partire dalla deleteria modifica del titolo V del 2001”.
«Un riequilibrio che giudico negativamente anche perché foriero di molti problemi. In prima battuta una sentenza come quest’ultima rappresenta una indicazione pure sul terreno della riforma presidenzialista. Autonomia e presidenzialismo, argomento spinoso di scambio all’interno delle forze di governo, avranno dunque uno spazio, anche se non dell’ampiezza e qualità auspicata dai promotori. In secondo luogo occorre sapere che la riscrittura della stessa legge Calderoli si presta a molti tornanti pericolosi».
«Intanto va respinta immediatamente ogni forzatura sul terreno delle intese regionali a cominciare dal Piemonte – ha concluso Deambrogio – Deve essere chiaro che tutte le forze sociali e politiche che hanno sostenuto il referendum, raccogliendo centinaia di migliaia di firme, sono attese ad un segnale di chiarezza. Il percorso di riscrittura della legge si può affrontare in modo consequenziale allo spirito referendario, oppure con un atteggiamento di tipo trattativista. E’ in ballo uno snodo decisivo, relativo all’eguaglianza sostanziale tra le persone, serve una nuova mobilitazione con chiare parole d’ordine».