FC Alessandria, una partita a porte chiuse
Oltre a 300 euro di multa. Per Città di Casale 100 euro per il pallone in campo. La società grigia fa ricorso per la posizione di Christian Ventre
ALESSANDRIA – Una gara senza i suoi tifosi: dopo il derby con Città di Casale il giudice sportivo ha inflitto 300 euro di multa “per aver introdotto nello stadio e fatto uso di fumogeni, petardi e bombe carta. Una delle quali, al 5′ della ripresa, a pochi centimetri dal portiere avversario”.
La “recidività nella condotta pericolosa” la sanzione è una gara a porte chiuse, probabilmente la prossima, il 9 marzo, con il Psg, “e in caso di ulteriore recidiva ci sarà la squalifica del campo”.
Alla Città di Casale 100 euro per il lancio di un pallone dal settore ospite, al 43′ del primo tempo “che fortunatamente non colpiva nessuno e non interferiva con il gioco“. In realtà ha interferito, perché Pellegrini, al momento del tiro, aveva due palloni. Nessuna sanzione per i molti danni nella Sud (bagni, porta, scritte) e per un coro a contenuto razziale che, evidentemente, la terna non ha sentito.
Risultato non omologato
Lo 0-0 di domenica scorsa non è stato omologato. Perché la FC Alessandria ha preannunciato ricorso sulla posizione di Christian Ventre. Il giocatore, arrivato in nerostellato dal Canelli, sarebbe al quarto tesseramento (Castellazzo fino al 7 luglio, poi ValenzanaMado e Canelli) e il regolamento ne ammette solo tre nella stagione.
Quale verdetto?
Se la situazione accertata fosse davvero questa, allora il giudice potrebbe deliberare il 3-0 a tavolino e 1 punto in meno al Casale per le partite in cui Ventre è stato utilizzato.