Alessandria, stop ai permessi per sosta in zona blu
Novità per chi parcheggia in centro: al decisione di Amag Mobilità, con tanto di ricorso al Tar. Ma il Comune "individuerà" categorie da esentare (ad esempio i medici)
ALESSANDRIA – Fine dei permessi per la sosta in zona blu nel Comune di Alessandria. Oltre un anno di discussione (tant’è che l’ultimo aggiornamento risale al 2023) poi la decisione, resa nota stamani e in vigore da domani, sabato 1 marzo.
I permessi non danno introiti
Amag Mobilità (l’azienda che ha in concessione le aree di soste, da cui ottiene ricavi) ha spiegato “di dover procedere in questo senso per il mancato introito connesso alle concessioni”.
Il Comune ha fatto sapere che ieri, su questo tema, c’è stato un ricorso al Tar da parte della stessa Amag Mobilità. L’Amministrazione, comunque, ha annunciato l’intenzione di voler individuare quelle categorie essenziali (medici di base che svolgono visite domiciliari, servizi di assistenza alla persona, servizi di assistenza e cure a domicilio) a cui cercare di far ottenere condizioni di sosta favorevoli”.
Comunque, spiegano a Palazzo Rosso, l’articolo 23 della legge 177 del 2024 prevede “che sia il Ministero dei Trasporti a decretare aree e categorie professionali esentate dalle soste a pagamento”.
Chi paga e chi beneficia
“La decisione di Amag – è stato altresì precisato – non riguarderà i titolari di abbonamenti a pagamento o coloro che pagano la sosta sulle strisce blu”. Anche perché, pagando, acquisiscono necessariamente il diritto a parcheggiare.
Diverso è il caso che interessa categorie professionali che hanno beneficiato, e talvolta abusato, di privilegi. Non di meno, andrebbero forse riviste (sempre ammesso che non sia stato fatto…) le concessioni dei permessi a persone con disabilità, che paiono in oggettivo sovrannumero.
Non sarà un permesso in più o un permesso in meno a dare ossigeno ai bilanci dell’azienda di trasporto (gestita dalla capofila Line Pavia), ma è anche vero che ogni albero fa ombra.