Prc attacca ancora Riboldi: «Sanità piemontese al collasso»
Alberto Deambrogio
Politica
1 Marzo 2025
ore
14:37 Logo Newsguard
L'intervento

Prc attacca ancora Riboldi: «Sanità piemontese al collasso»

Il segretario Deambrogio critica l’operato dell’assessore: «Sistema sanitario ridotto a un colabrodo»

TORINO – La sanità piemontese è al centro delle critiche del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (PRC-SE), che denuncia la grave situazione del sistema sanitario regionale. Alberto Deambrogio, segretario del PRC-SE Piemonte, attacca duramente l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, accusandolo di inefficacia nella gestione delle risorse e delle emergenze del settore.

Le criticità denunciate

Secondo Deambrogio, la sanità pubblica regionale sta affrontando una crisi strutturale aggravata da mancanza di personale, gestione inefficiente delle risorse e liste d’attesa interminabili. Tra le principali problematiche evidenziate:

  • Spesa per i medici a gettone: oltre 115 milioni di euro destinati a cooperative sanitarie, con standard qualitativi in declino e mancanza di programmazione per il reclutamento di nuovi professionisti.
  • Deficit finanziario: il disavanzo dichiarato dalla Regione oscilla tra i 600 e i 700 milioni di euro, ma secondo Deambrogio potrebbe sfiorare il miliardo.
  • Medici di base in calo: si stima una carenza di 500-600 medici di medicina generale, con gravi ripercussioni sulla continuità assistenziale.
  • Edilizia sanitaria bloccata: le promesse di nuovi ospedali restano sulla carta, con l’INAIL indicato come unica fonte di finanziamento, senza però garanzie sulle risorse per la restituzione dei fondi.
  • Espansione del privato: sempre più cittadini si affidano a strutture private per esami e visite, mentre il sistema pubblico arranca nel recupero delle liste d’attesa.

Sanità territoriale e non autosufficienza in difficoltà

L’emergenza non riguarda solo gli ospedali, ma anche i servizi territoriali. Deambrogio punta il dito contro l’amministrazione regionale per la gestione della salute mentale, definita «alla deriva», e per la non autosufficienza, con famiglie costrette a indebitarsi per garantire cure adeguate ai propri cari.

Un sistema al collasso

«La proposta di aumentare le prestazioni serali e nei fine settimana è solo una misura tampone» – sottolinea Deambrogio – «mentre servirebbe una strategia di lungo periodo per riportare efficienza ed equità nella sanità pubblica». Il PRC-SE chiede un cambio di rotta immediato da parte della Regione, con un piano di investimenti strutturali e assunzioni per garantire un servizio sanitario accessibile e di qualità per tutti i cittadini piemontesi.

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