Amc, il PD attacca: «Governance claudicante e poca trasparenza»
Il Circolo di Casale denuncia gravi criticità sul budget 2025, gestione incerta del teleriscaldamento e mancata chiarezza sui conti della partecipata
CASALE MONFERRATO – Un duro intervento del Partito Democratico di Casale Monferrato riaccende l’attenzione sulla governance e gestione finanziaria di AMC Spa, la principale società partecipata del casalese. Al centro delle critiche, l’assemblea dei soci convocata nei giorni scorsi per la valutazione del budget previsionale 2025, giudicata da più come carente di informazioni e priva di chiarezza.
Documenti poco leggibili e risposte elusive
Secondo quanto denunciato dal Circolo dem, i documenti presentati in sede assembleare – una sintesi incompleta e una nota accompagnatoria generica – non avrebbero consentito una valutazione seria da parte dei soci, in particolare di quelli “minori”, ovvero i Comuni con quote di partecipazione modeste rispetto a quella del Comune di Casale, titolare di 3/4 delle quote della società.
«Alle domande precise, nessuna risposta soddisfacente – spiega il Pd – in particolare sul tema del teleriscaldamento, su cui si ipotizzano importanti investimenti senza indicare quando, come e quanto. Assente anche un piano industriale che ne giustifichi la sostenibilità finanziaria».
Bilanci, fondi rischi e il “canone”
Il PD evidenzia come il budget 2025 sia il primo presentato dopo due anni di assenza, ricordando che nel 2023 e 2024 il bilancio preventivo non era stato reso pubblico, forse per evitare di evidenziare perdite dovute a servizi diseconomici e al canone gas considerato eccessivo.
Il pareggio di bilancio 2025, osserva il Pd, sarebbe garantito solo grazie al prelievo dal fondo rischi, senza indicare azioni concrete di mitigazione: «È corretto e legittimo? Gli organi di controllo dovrebbero pronunciarsi».
Sul tema del canone, arriva poi un attacco diretto al Comune di Casale: la riduzione da 1.370.000 a 1.050.000 euro annunciata dal Sindaco non risulterebbe supportata da alcuna delibera, né da perizie tecniche pubblicamente note: «Un passo nella direzione giusta, ma senza trasparenza e garanzie resta solo una promessa».
Preoccupazioni sul futuro della partecipata
Il PD esprime infine forte preoccupazione per il futuro economico, occupazionale e finanziario di AMC, citando tra i nodi da affrontare la situazione di AM+ e dell’acqua pubblica, il trasporto locale, e il destino di Energica. «La perplessità di molti soci è motivata dalla scarsa trasparenza del socio di maggioranza e dai vertici aziendali, che non sembrano in grado di garantire chiarezza su progetti strategici e sostenibilità delle scelte».