Autismo e inclusione: San Giorgio al PizzAut di Monza
Domenica 6 aprile, un pranzo per abbattere barriere e promuovere la consapevolezza nella Giornata mondiale
SAN GIORGIO MONFERRATO – Una giornata all’insegna della consapevolezza, dell’inclusione e della condivisione, quella vissuta domenica 6 aprile da una settantina di persone partite da San Giorgio Monferrato per partecipare a un pranzo speciale nella pizzeria PizzAut di Monza, realtà simbolo dell’integrazione lavorativa di persone autistiche.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di San Giorgio Monferrato in collaborazione con l’associazione Angsa Casale ETS-APS (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, ricorrenza istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 2 aprile.
PizzAut: un progetto che nutre l’inclusione
PizzAut non è una pizzeria qualsiasi. Fondata da Nico Acampora, è divenuta emblema nazionale di come sia possibile costruire percorsi di autonomia e realizzazione professionale per persone nello spettro autistico, attraverso il lavoro e l’autonomia personale.
Il motto della struttura – “Nutriamo l’inclusione” – si è fatto azione concreta: i ragazzi coinvolti, grazie a un ambiente inclusivo e formativo, riescono ad acquisire competenze fondamentali per la vita quotidiana e professionale, superando limiti e pregiudizi.
Un impegno per una società senza barriere
Il Comune di San Giorgio Monferrato ha voluto promuovere quest’esperienza per ribadire con forza un messaggio: l’inclusione è un diritto, non un’eccezione. Come dichiarato dagli organizzatori, il motto che ha accompagnato la giornata è stato “Vietato calpestare i sogni”, simbolo di un impegno concreto nel creare una comunità aperta, sensibile e accogliente.
La giornata si è conclusa con una passeggiata nel Parco di Monza, occasione di relax e condivisione all’aria aperta, perfetto coronamento di un’esperienza dal forte valore sociale ed educativo.
Verso una cittadinanza consapevole
“Inclusione e consapevolezza” sono le parole chiave che hanno guidato la trasferta. Grazie al sostegno delle famiglie, dei volontari e delle istituzioni, l’iniziativa ha rappresentato un momento prezioso di crescita collettiva, esempio virtuoso di come la partecipazione attiva possa generare un cambiamento reale.