La Diocesi di Casale piange Papa Francesco
Campane a lutto, veglia di preghiera e messa con il vescovo emerito Alceste Catella
CASALE – Oggi, su decisione del vescovo Gianni Sacchi, alle 12 tutte le campane delle parrocchie della Diocesi di Casale Monferrato hanno suonato a lutto per la morte di Papa Francesco. Domani, martedì, vi sarà una veglia di preghiera alle 21 in Cattedrale.
Mercoledì il Papa sarà ricordato alle 18,30 con una Messa presieduta dal vescovo emerito monsignor Alceste Catella.
Il messaggio del Vescovo Sacchi
“Il pastore con l’odore delle pecore”
In pellegrinaggio diocesano a Lourdes con gli ammalati desidero esprimere i miei sentimenti e quelli della nostra diocesi di Casale Monferrato.
«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7).
Nel giorno in cui la Chiesa intera saluta con dolore e gratitudine Papa Francesco, mi unisco alla preghiera di tutto il popolo di Dio, rendendo grazie per la sua vita donata instancabilmente al Vangelo.
Papa Francesco è stato per noi pastore, fratello e padre. Con la sua parola limpida e diretta, ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza, a non chiudere le porte della misericordia, a camminare nelle periferie dell’esistenza, dove abita Cristo stesso. Il suo magistero e il suo esempio hanno lasciato un’impronta profonda nella storia della Chiesa e nei cuori di milioni di persone.
Ricordo con commozione i tanti incontri personali che il Signore mi ha concesso con lui in questi anni. In particolare, custodisco nel cuore il lungo colloquio avuto con Papa Francesco nel gennaio 2019: oltre cinquanta minuti di dialogo intenso, paterno, libero, nel quale ho potuto toccare con mano la sua umanità, la sua fede profonda, la sua passione per il Vangelo e per ogni uomo. Era un uomo che ascoltava, che ti guardava negli occhi e che portava sulle spalle il peso della Chiesa, con umiltà e determinazione.
Mi tornano alla mente le sue parole: «Il vero potere è il servizio». Papa Francesco ha servito, fino alla fine, anche nei momenti di maggiore fragilità fisica, con la forza mite di chi ha posto tutta la sua fiducia nel Signore.
Oggi lo affidiamo alla misericordia di Dio, certi che ora può riposare in quella pace che lui stesso ha annunciato con la vita e con la parola. E a noi resta l’impegno di non dimenticare il suo esempio, di custodirne il testamento spirituale e di continuare a camminare, come ci ha insegnato, con “il passo di Dio: il passo della misericordia, il passo della prossimità”.
Caro Papa Francesco, grazie!
Nei prossimi giorni la diocesi lo ricorderà con due momenti di preghiera.
+ Gianni