Sanità regionale: «La destra si assuma le proprie responsabilità»
Il PD casalese accusa: "Dopo sei anni di governo regionale, non ci sono più alibi"
CASALE MONFERRATO – «È bene ricordare che negli ultimi trent’anni la destra ha governato il Piemonte per venti, e lo fa ininterrottamente da sei. Continuare a scaricare responsabilità su chi ha preceduto è non solo scorretto, ma politicamente miope. Dopo sei anni, non ci sono più scuse. Basta panzane».
È un messaggio netto quello che arriva dal Circolo del Partito Democratico di Casale Monferrato, che torna a intervenire sulla situazione della sanità regionale, denunciando un crescente stato di collasso del sistema sanitario piemontese, con una particolare attenzione alla situazione casalese.
“Piano di rientro? Colpa di scelte sbagliate del passato”
Il PD rimarca come il piano di rientro fosse un atto dovuto, figlio delle politiche regionali della destra volte a favorire le strutture private in convenzione. Un piano le cui origini vengono fatte risalire alla giunta guidata da Roberto Cota, «colui che, insieme ad altri esponenti del centrodestra – anche locali – ha addebitato spese personali alle tasche dei cittadini (mutande verdi incluse)».
La denuncia: “Situazione peggiorata, i dati parlano chiaro”
«È sotto gli occhi di tutti che sei anni fa la sanità piemontese – e quella casalese in particolare – non versava nelle condizioni critiche attuali» si legge nella nota. Il documento passa poi in rassegna una serie di criticità:
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liste d’attesa oggi insostenibili;
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drastica riduzione dei medici di base;
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servizi di guardia medica non più attivi con regolarità;
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situazioni inaccettabili al pronto soccorso, dove anche pazienti molto anziani restano ore in barella;
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ospedali che funzionano a gettone, con personale precario e costi maggiorati;
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carenza di assistenza medica nei giorni festivi all’ospedale Santo Spirito;
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peggioramento dei collegamenti con il nuovo ospedale di riferimento di Alessandria.
Riboldi nel mirino: “Meno social, più istituzioni”
Nella parte finale della nota si legge: «È tempo che la destra porti le soluzioni per le quali è stata votata. Anche Federico Riboldi, già sindaco di Casale e oggi consigliere comunale, dovrebbe dare il buon esempio: meno presenze sui social e più partecipazione concreta a consigli e commissioni regionali dove si discute davvero del futuro della sanità pubblica».
Il PD casalese rivendica le responsabilità assunte anche a costo di perdere consensi. E conclude: «Noi ci siamo assunti le nostre responsabilità, ora tocca alla destra dimostrare che sa governare, senza alibi, senza più scorciatoie».