Crisi IBL, continuano i dialoghi. Sindacati: “Nessuna apertura”
Nell'incontro di oggi chiesta la cassa integrazione di un anno e incentivo all'esodo senza, sembra, risultati incoraggianti
CONIOLO – Nessun aggiornamento incoraggiante in vista per i lavoratori della IBL di Coniolo, o almeno non al momento: oggi, mercoledì 30 aprile, le organizzazioni sindacali, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, si sono incontrate con l’azienda per proseguire il tavolo di discussione con l’obiettivo di trovare una soluzione che permetta di salvaguardare 70 posti di lavoro potenzialmente a rischio, senza però ricevere grandi aperture da parte dei vertici aziendali.
I sindacati hanno infatti richiesto alla società monferrina, spiegano con una nota congiunta, «un periodo di cassa integrazione non inferiore a 12 mesi, con l’anticipo da parte della società IBL e la richiesta di un congruo incentivo all’esodo per chi manifestasse la volontarietà in uscita». Il prossimo incontro è in calendario l’8 maggio.
Nel frattempo proseguiranno le assemblee con i lavoratori a partire dal 5 maggio.