Camagna intitola la sala conferenze del Museo alle vittime dell’amianto
Nel giorno del 1° maggio, la memoria si unisce all’impegno civile nel ricordo delle vittime e delle battaglie per la salute sul lavoro
CAMAGNA – Il 1° maggio 2025, in occasione della Festa dei Lavoratori, Camagna Monferrato ha scelto di rendere omaggio alle vittime dell’amianto con un gesto dal forte valore simbolico: l’intitolazione della sala conferenze del Museo della Resistenza a coloro che hanno perso la vita a causa dell’esposizione all’asbesto.
L’evento ha rappresentato un momento di profonda riflessione collettiva, non solo per la coincidenza con la ricorrenza del lavoro e dei suoi diritti, ma anche per il 122° anniversario della nascita di Eusebio Giambone, partigiano antifascista nato proprio nell’edificio che oggi ospita il museo.
Durante la cerimonia, il sindaco Claudio Scagliotti ha portato il saluto istituzionale, affiancato da Luigi Baracco, per la sezione locale dell’ANPI, e da Giuliana Busto, presidente dell’AFeVA – Associazione Familiari e Vittime Amianto – da anni in prima linea nella difesa dei diritti delle persone colpite dalle conseguenze dell’asbesto.
Il momento centrale è stato l’intervento di Bruno Pesce, storico dirigente sindacale ed ex segretario della Camera del Lavoro di Casale Monferrato, protagonista delle battaglie contro l’Eternit. «Ricordare oggi – ha dichiarato – significa non solo rendere omaggio a chi ha perso la vita, ma anche rinnovare l’impegno per prevenire nuove tragedie e garantire condizioni di lavoro sicure per tutti».
Un luogo vivo di memoria e dibattito
L’intitolazione sala Museo Resistenza Camagna vittime amianto si inserisce nelle attività di sensibilizzazione promosse dal Museo, che non si limita a conservare la memoria storica della lotta partigiana, ma si propone come centro civico per il dibattito sui temi della giustizia sociale, della salute pubblica e della sicurezza sul lavoro.
Il messaggio lanciato dalla giornata è chiaro: ricordare le vittime è dovere morale, ma anche stimolo per continuare a costruire una cultura della prevenzione, della legalità e della solidarietà.