“Il Consiglio di Stato conferma: nessun risarcimento a Green Wolf. Amag ha agito correttamente”
L'Ad Emanuele Rava: "Respinta la richiesta da 16 milioni di euro. Abbiamo tutelato l’interesse pubblico e la città"
ALESSANDRIA – Il Consiglio di Stato ha respinto in via definitiva la richiesta di risarcimento danni avanzata da Green Wolf. Che aveva richiesto oltre 16 milioni di euro per la revoca del project financing dedicato alla realizzazione di un’infrastruttura smart city nel Comune di Alessandria.
La sentenza rappresenta l’atto conclusivo di una lunga vicenda amministrativa che aveva portato alla revoca, da parte del Gruppo Amag, della concessione assegnata a Green Wolf. Si trattava di un affidamento dal valore complessivo superiore ai 64 milioni di euro. E comprendente interventi di efficientamento energetico per la pubblica illuminazione e il settore della raccolta rifiuti. La revoca era stata motivata da rilevanti inadempienze dell’aggiudicatario e dal mutato quadro normativo.
Soddisfazione di Amag per la sentenza definitiva
«Siamo soddisfatti che anche in secondo grado la giustizia abbia riconosciuto la piena correttezza dell’operato del Consorzio dei Servizi Amag. La scelta di revocare l’aggiudicazione è stata un atto doveroso di autotutela per tutelare l’interesse della nostra azienda e della città. Il Consiglio di Stato ha confermato la validità e trasparenza del nostro percorso amministrativo», ha dichiarato l’Amministratore Delegato del Gruppo, Emanuele Rava.
Secondo la sentenza, l’intero iter seguito da Amag si è svolto “nel rispetto della normativa vigente, con piena trasparenza e legittimità”. Il Consiglio di Stato ha inoltre condannato Green Wolf alla rifusione delle spese legali a favore di Amag.
La decisione giudica irricevibile la richiesta di risarcimento danni, evidenziando come il progetto non fosse più sostenibile né economicamente né sotto il profilo organizzativo. Pesanti le inadempienze di Green Wolf, che non aveva mai presentato il progetto esecutivo né sottoscritto il contratto. A ciò si è aggiunto il cambiamento del quadro normativo, in particolare i rilievi dell’Autorità Garante della Concorrenza sull’affidamento in house del servizio rifiuti.
Amag: “Tutela dell’interesse pubblico e nuove soluzioni per Alessandria”
La scelta del Gruppo Amag si è quindi dimostrata lungimirante, perseguendo:
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la tutela dell’interesse pubblico.
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la garanzia della continuità e qualità dei servizi.
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l’individuazione di soluzioni alternative più efficaci per la città di Alessandria.
Con questa sentenza si chiude una vicenda che conferma l’impegno del Gruppo Amag nel gestire in modo corretto, trasparente e responsabile risorse e servizi strategici per la collettività.