“Mina”, storie vere per riflettere sulla violenza di genere
Sabato 17 maggio al Salone Tartara un incontro tra letteratura, teatro e testimonianze
CASALE MONFERRATO – Si terrà sabato 17 maggio 2025, alle ore 17,00 presso il Salone Tartara, l’incontro dal titolo “Mina: riflessioni sulla violenza di genere”, appuntamento che prende le mosse dalla presentazione dell’omonimo romanzo autobiografico scritto da Maria Breazu con Barbara Michelerio. L’iniziativa intende sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza di genere attraverso un racconto personale di rinascita, approfondimenti tecnici e contributi artistici.
Un racconto per rompere il silenzio
“Mina” è un romanzo autobiografico che affronta le esperienze dell’autrice segnate da abusi psicologici e fisici, raccontando un difficile ma coraggioso percorso verso la libertà personale e la consapevolezza. Il libro vuole essere strumento di dialogo, speranza e supporto per tutte le donne che si trovano in situazioni di fragilità e dipendenza relazionale.
Teatro e dibattito per una partecipazione attiva
La narrazione sarà intervallata da brevi pièce teatrali realizzate dal Collettivo Teatrale Casale, ispirate ai passaggi chiave del libro, pensate per scandire emotivamente l’incontro. A seguire si aprirà un dibattito moderato dalla professoressa Silvia Mazzucco dell’Istituto Leardi, con la partecipazione delle autrici e di esperti del settore:
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Luana Sciamanna, avvocata e presidente dell’associazione Crisalide, specialista in relazioni abusanti;
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un funzionario della Polizia di Stato, esperto di Codice Rosso;
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la psicologa Enrica Ferrari, referente dello “Spazio Ascolto” attivo presso l’Istituto Leardi.
L’incontro vedrà anche il coinvolgimento della classe 5ªA del Liceo Artistico Leardi, autrice della copertina del libro, in un segnale tangibile di partecipazione scolastica e sensibilizzazione giovanile.
Cultura e comunità per il cambiamento
«La cultura è uno degli strumenti più potenti per contrastare la violenza di genere – ha affermato Annalisa Rizzo, Assessore alle Pari Opportunità – Raccontare, ascoltare e condividere storie vere significa dare voce a chi troppo spesso resta in silenzio. È nostro dovere istituzionale e morale sostenere questi percorsi di consapevolezza».
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico fino a esaurimento posti.