Il Pd di Casale: «Cinque Sì per lavoro, diritti e cittadinanza»

CASALE MONFERRATO – In vista dei referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025, il Partito Democratico di Casale ha ufficializzato il proprio sostegno al voto favorevole per tutti e cinque i quesiti, in linea con l’indirizzo espresso dalla Direzione nazionale del partito.

Le tematiche al centro dei quesiti

I primi quattro referendum riguardano norme in materia di lavoro:

1. Licenziamento illegittimo: il quesito propone l’abrogazione della norma che limita il reintegro sul posto di lavoro anche in caso di licenziamento ritenuto illegittimo dal giudice.

2. Piccole imprese: si chiede di cancellare il tetto massimo di sei mensilità previsto come risarcimento per i licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 16 dipendenti, consentendo al giudice una valutazione più ampia.

3. Contratti a termine: il terzo quesito mira a reintrodurre l’obbligo di indicare una causale nei contratti a tempo determinato stipulati con sindacati rappresentativi.

4. Sicurezza sul lavoro: si propone l’estensione della responsabilità anche al committente nel caso di appalti eseguiti da imprese che non rispettano le norme antinfortunistiche.

Il quinto quesito riguarda il tema della cittadinanza, chiedendo di ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza legale necessario per inoltrare la domanda.

La posizione del Partito Democratico

Secondo Gabriella Bozzo, vicecoordinatrice del Circolo PD di Casale Monferrato, i cinque Sì rappresentano una posizione coerente con il programma congressuale del partito: «Sono temi che riguardano direttamente la qualità del lavoro, i diritti sociali e la convivenza civile. Partecipare al referendum significa esercitare un diritto costituzionale e contribuire a un confronto democratico su questioni rilevanti».

Bozzo ha anche invitato i cittadini a non disertare le urne, sottolineando che il referendum è uno strumento previsto dall’articolo 75 della Costituzione, che consente l’abrogazione totale o parziale di norme vigenti.