«La fotografia non era il punto»: serata con Manuel Cazzola
Il 29 maggio a Casale Monferrato un evento tra immagini, pensieri e territorio con il fotografo
CASALE MONFERRATO – Giovedì 29 maggio 2025, alle ore 21.00, presso lo Spazio Polifunzionale “Settore 3” di Casale Monferrato, il Gruppo Fotografi Monferrini organizza un incontro con Manuel Cazzola, fotografo e ingegnere, dal titolo «La fotografia non era il punto».
L’ingresso è libero e l’evento si propone come un viaggio visivo ed emotivo attraverso dieci anni di immagini, silenzi, colline rincorse e verità interiori.
Uno sguardo oltre la tecnica
L’incontro non sarà una lezione o una mostra, ma un invito alla riflessione e alla scoperta di sé. Cazzola dichiara: «Non si parlerà solo di tecnica o composizione, ma di visione. Di sguardo. Di quanto sia facile perdersi nell’applauso facile dei social e di quanto sia necessario, a volte, fermarsi e chiedersi: “Cosa sto davvero cercando?”».
Durante la serata si alterneranno fotografie e pensieri, offrendo spunti per appassionati di fotografia, ma anche per chi cerca ispirazione e desidera riscoprire il territorio con occhi nuovi.
Un percorso tra bellezza e identità
Manuel Cazzola vive in Piemonte, ai confini tra Langhe e Monferrato, e ha sviluppato nel tempo uno stile personale, in cui luce, composizione e radici si fondono in immagini che raccontano storie e territori.
Dal 2015 promuove progetti di divulgazione culturale e ambientale. Tra le sue mostre si segnalano Quo Vadis?, patrocinata dal Ministero della Cultura, e Di bello in bello, ospitata nel 2023 al Castello di Monastero Bormida.
Nel 2021 fonda il progetto The Landscape I Like, e nel 2022 pubblica il libro Quo Vadis? Langhe e Monferrato. Le sue opere sono state pubblicate su PhotoVogue, La Cucina Italiana e altre riviste di settore.
Quando l’immagine è solo l’inizio
«Vi aspetto per condividere immagini, pensieri e qualche verità non detta. Perché sì, anche quando la foto può sembrarci perfetta… forse il punto era un altro», scrive Cazzola nella presentazione dell’evento.
Una riflessione profonda sul ruolo della fotografia nel nostro tempo, e un’occasione per osservare la realtà con consapevolezza, valorizzando il legame con il paesaggio e la lentezza dello sguardo.