Nuova De.Co. ai Nocciolotti di Salabue: la ricetta è di Gigi Bordino
Domenica verrà ufficializzata in sala consiliare. Il prodotto sarà poi presentato nel pomeriggio all’interno della manifestazione Monfrà Jazz Fest
ALESSANDRIA – Anche le auto storiche concorrono ad accrescere la rivalità tra Alessandria e Casale.
Il sale a una conferenza stampa che si prevedeva senza sussulti lo mette Antonio Traversa, presidente del Club Bordino, quello che organizza il ‘Gran prix’ che si svolgerà dal 6 all’8 giugno, con partenza dal capoluogo e tour in Monferrato (con escursioni anche fuori provincia).
Ebbene, dopo aver espresso rammarico perché da ormai qualche anno la manifestazione non si conclude più col circuito domenicale in piazza Garibaldi, Traversa ha sottolineato che la città di Casale, per espressa volontà del sindaco Emanuele Capra, accoglierà i 67 equipaggi a bordo di auto storiche (il 65% giungerà dall’estero), con tutti i crismi. Che significa non solo l’omaggio di krumiri (e vabbè), ma , soprattutto, la possibilità di sfilare per le strade del centro, con grande parata in via Roma e in piazza Mazzini.
Non è peregrino il fatto che il presidente abbia sottolineato più volte la disponibilità casalese, con l’augurio che Alessandria possa tornare protagonista e non solo sede della partenza (venerdì 6 giugno; auto in arrivo fin dalle 11, primo ‘start’ alle 16.30 da piazzetta della Lega).
Nuova De.Co. ai Nocciolotti di Salabue: la ricetta è di Gigi Bordino
Domenica verrà ufficializzata in sala consiliare. Il prodotto sarà poi presentato nel pomeriggio all’interno della manifestazione Monfrà Jazz Fest
“Spero che quando andrete a Casale parlerete bene di Alessandria” è la significativa battuta del vicesindaco Giovanni Barosini, che ha aperto la conferenza alla quale, con gli organizzatori della 33esima edizione del ‘Bordino’, ha partecipato anche l’assessore Enrico Mazzoni, alle prese con gli atavici problemi di organico della Polizia municipale. Per capirci: se ci fossero più agenti disponibili, Alessandria potrebbe offrire qualcosa in più a un club di auto storiche impegnato a valorizzare il territorio e (anche) a fare economia.
Per inciso: in zona non sono molti gli hotel “di un certo livello” in grado di mettere a disposizione dell’organizzazione un’ottantina di camere (peraltro a persone dal portafogli piuttosto “importante”, considerato il valore delle vetture su cui siedono). Anche questo è un problema, in un territorio premiato dall’Unesco ma che, sul fronte dell’accoglienza turistica, ha ancora qualche pecca.