Referendum, anche a Casale striscione di CasaPound
Il movimento di estrema destra affigge in tutta Italia messaggi ironici dopo il flop del quesito sulla cittadinanza
CASALE – “Niente quorum, che delusione… nessuna accoglienza, remigrazione.” È il testo degli striscioni firmati da CasaPound apparsi nella notte in numerose città italiane, tra cui Casale Monferrato e Tortona, con cui il movimento di estrema destra ha voluto commentare in tono provocatorio il mancato raggiungimento del quorum al quinto quesito referendario, quello relativo all’agevolazione per l’ottenimento della cittadinanza.
In una nota CasaPound ha criticato duramente promotori e sostenitori del referendum, parlando di un “fallimento mediatico e politico”: “Hanno tentato di mascherare le loro reali intenzioni parlando di lavoro, dopo anni passati a demolirlo. Ma nemmeno con il consueto vittimismo mediatico, le lacrime strategiche in TV e gli influencer schierati – si legge – sono riusciti a smuovere l’indifferenza degli italiani. Il quesito sulla cittadinanza è affondato nel silenzio generale, trascinando con sé vent’anni di narrazioni buoniste e colpevolizzanti.”
“Remigrazione” come parola d’ordine
CasaPound ha poi colto l’occasione per rilanciare la propria linea politica, centrata sulla remigrazione e su un’impostazione identitaria e nazionalista: “Altro che automatismi e sanatorie: serve una politica di remigrazione seria e strutturata. Rimpatrio degli irregolari, ritorno assistito per chi non si è mai integrato, riconquista delle periferie abbandonate e trasformate in enclave straniere.”
Il messaggio è chiaro: per CasaPound, il risultato del referendum rappresenta una bocciatura popolare delle politiche inclusive e una richiesta di “cambio di rotta netto” sul fronte dell’immigrazione.